CIVITAVECCHIA – “L’intervento di edilizia privata in corso a lungomare Thaon de Revel sembra avere risvolti anomali e inquietanti”: è quanto ipotizzato questa mattina in un comunicato stampa dal leader dell’Idv Civitavecchia Vittorio Petrelli. La vicenda ha inizio il 9 aprile del 2010 con il crollo della palazzina a due piani proprio accanto a un cantiere aperto dove si stavano svolgendo lavori di consolidamento di alcune fondazioni. Sarebbero stati proprio i lavori in corso a contribuire al crollo dell’immobile già di per sé fatiscente: alla vicenda ha fatto seguito un’udienza civile conclusasi qualche giorno fa’ nella sua fase preliminare con il rinvio a giudizio di cinque persone accusate di abuso edilizio e lavori mal eseguiti. La questione irrisolta – sollevata da diversi cittadini di cui Petrelli si fa portavoce – è come possa considerarsi possibile che “un intervento di messa in sicurezza e verifica statica come quello in corso determini anche un aumento di volumetria”. Per il momento si tratta solo di dubbi poiché, come lo stesso Petrelli tiene a precisare, “nessuno ricorda con esattezza il volume dell’edificio preesistente”. Tuttavia la solita mancanza di trasparenza fa dell’ipotesi una buona probabilità: il cartello di inizio lavori non è infatti stato affisso in vista al pubblico, come invece avrebbe dovuto essere secondo l’art. 20 del vigente regolamento edilizio. Non resta quindi che appellarsi al sindaco perché faccia chiarezza. E se proprio il primo cittadino non potesse rispondere, Petrelli gira la questione all’assessore Nunzi nella speranza che “intento a preparare i soliti provvedimenti estivi per rifilare alla città circa 1.000 nuovi appartamenti, sospenda per un momento questa attività e chiarisca ai cittadini l’arcano”.