Tidei a Moscherini: “Dove sono finiti i 120 milioni dell’Enel?”

tideiCIVITAVECCHIA – “Che fine hanno fatto i 120 milioni di euro dell’Enel incassati in cinque anni?”. E’ la domanda che pone il candidato Sindaco del centrosinistra a Gianni Moscherini, evidenziando come di tali soldi non ci sia traccia nelle opere dell’Amministrazione. “Potevano significare un risparmio di 2-3 mila euro a famiglia sulla bolletta – afferma Tidei – se, ad esempio avesse realizzato con quei soldi il teleriscaldamento, come a Torino e a Brescia. Acqua calda e bollette gas/luce più leggere per tutti, in epoca di crisi avrebbero fatto comodo. Ma nel suo libercolo costato decine di migliaia di euro dice di rendere conto, ma di questi soldi non c’è traccia. Altro che ‘rendere conto’. In realtà fugge dalle sue responsabilità e mente fin che può”.
L’affondo del Deputato si concentra poi sulla recente indagine aperta dalla Procura in merito alla gestione di Hcs e delle municipalizzate cittadine, nelle cui sedi si è registrato venerdì mattina un molteplice blitz delle Forze dell’ordine.
“Un anno – prosegue il Deputato – fa Romagnuolo si dimetteva con 8000 euro spesi in tempo record tra pranzi, cene, abbigliamento, benzina e telefonate internazionali. Ma: ‘Il suo è stato un gesto sciocco compiuto in un momento di necessità – commentava Moscherini – e la vicenda non intacca il buon lavoro operato da Romagnuolo alla guida di Etm’. Ed ancora: ‘Siamo di fronte alla solita opposizione che vede la pagliuzza negli occhi degli altri senza accorgersi della trave che ha nei suoi’. Oggi un’altra e ben più grave mazzata, sempre sull’Etm, e venerdì scorso arrivano i carabinieri, irrompono
negli uffici e sequestrano tutto, ma proprio tutto. E Romagnuolo era stato nominato da chi? Lui, e non altri. E anche stavolta – conclude Tidei – a livello mediatico se la cava davvero, perchè nessuno parla della gravissima responsabilità politica di aver nominato siffatti amministratori”.