Petrelli si rivolge al Prefetto: “Il Consiglio non può votare i Piani Integrati”

petrelliCIVITAVECCHIA – La convocazione di lunedì 5 marzo del Consiglio comunale per l’approvazione dei Piani Integrati non è a norma di legge. Ne è convinto il Consigliere d’opposizione Vittorio Petrelli che si è rivolto al Prefetto di Roma Giovanni Pecoraro per chiederne l’invalidazione. L’esponente dell’Idv richiama infatti all’attenzione l’art. 38 comma 6 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, il quale stabilisce che “I consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili”. Il Decreto di indizione dei comizi elettorale è stato pubblicato nella giornata di ieri, 1° marzo, e secondo Petrelli l’approvazione dei Piani Integrati non può considerarsi un atto “urgente”, a dispetto di quanto dichiarato dall’Assessore all’Urbanistica, Mauro Nunzi, e dal Dirigente di settore, Massimo Piacentini, nella richiesta di convocazione del Consiglio formulata al Presidente Francesco Cappellani. A suo avviso in questa nota Nunzi e Piacentini “danno un’interpretazione pretestuosa delle norme urbanistiche secondo cui i piani integrati passati la data del 6 marzo non potrebbero più essere adottati”. A supporto delle sue considerazioni Petrelli cita la Legge regionale n° 36 del 2 luglio 1987 per l’approvazione di Programmi integrati, la quale non prevede alcuna scadenza di tempi per la sua applicazione, così come le disposizioni dell’art 4. comma 2 della Legge regionale n. 22 del 26 giugno 1997) che recita: “Al fine di pervenire alla sollecita definizione ed approvazione dei programmi integrati si applicano le disposizioni della legge regionale 2 luglio 1987, n. 36, concernenti lo snellimento delle procedure, contenute nell’ articolo 1 se trattasi di programmi conformi allo strumento urbanistico generale approvato e vigente, anche se comportano varianti comprese fra quelle previste dallo stesso articolo, e nell’ articolo 5, se trattasi di programmi difformi”. Indicazioni di legge che, secondo Petrelli fanno chiaramente superare il presupposto limite del 6 marzo 2012 addotto come “urgente” da Nunzi e Piacentini. I quali, sottolinea l’esponente dell’Idv, sono “lo stesso duo che mi ha negato gli atti sul permesso di costruire sulla proprietà dell’assessore e per il quale mi sono rivolto al Difensore civico”.
A ciò si aggiunge anche il fatto che il Vice Presidente della Commissione urbanistica, Mauro Guerrini, dopo l’invito rivoltogli pubblicamente dallo stesso Petrelli, ha provveduto a convocare la Commissione per l’analisi dei Piani Integrati proprio lunedì 5 marzo, stesso giorno del Consiglio comunale, ma due ore dopo la convocazione dello stesso, ovvero alle 11:30 (la seduta all’aula Pucci è convocata invece per le 9:00). “Come è possibile valutare 11 Piani integrati – si domanda Petrelli – se il Consiglio comunale è chiamato ad approvarli in orario precedente a quello in cui è convocata la Commissione?”. La massima assise cittadina si troverebbe così ad approvare i Piani senza il parere della Commissione consiliare competente, in difformità all’art. 43 ter del vigente Regolamento del Consiglio Comunale.
Motivi più che fondati, nel complesso, per chiedere al Prefetto Pecoraro di prendere gli opportuni provvedimenti affinché il Consiglio comunale di lunedì non si esprima sui Programmi Integrati.