Pedaggi. Tidei chiede al Governo di sospendere il provvedimento

caselloCIVITAVECCHIA – L’On. Pietro Tidei chiede al Governo di sospendere l’iter di legge che introduce il pagamento dei pedaggi sul Grande raccordo anulare a partire da maggio 2011. Lo fa attraverso un ordine del giorno, sottoscritto anche da altri deputati del Pd, in cui ricorda come tale provvedimento colpirà in modo significativo gli automobilisti delle grandi aree metropolitane e come sia stato già bocciato prima dal pronunciamento del Tar del Lazio, e poi da quello del Consiglio di Stato.
“La norma – afferma tidei – è evidentemente motivata dall’esigenza di reperire risorse alla luce di un quadro economico preoccupante, aggravato dall’incapacità del Governo di costruire una politica economica efficace, senza ricorrere ad ulteriori forme di tassazione dei cittadini;  secondo il calcolo delle associazioni dei consumatori l’introduzione del pedaggiamento sui raccordi autostradali costerebbe mediamente 600 euro annui ai lavoratori pendolari”.
Per tali ragioni Tidei chiede al Governo, attraverso l’ordine del giorno presentato, di impegnarsi “a sospendere l’ iter dei provvedimenti attuativi del sistema di pedaggiamento senza barriere fino alla definitiva pronuncia del giudice amministrativo, per evitare il rischio di sostenerne inutilmente il costo” e “a valutare l’opportunità, in sede di redazione dello strumento attuativo, di individuare ed escludere dagli aumenti del pedaggio i tratti e raccordi autostradali interessati da una significativa percorrenza dei pendolari con particolare riferimento al grande raccordo anulare di Roma”.