Nunzi: “La situazione è tragica, vanno date risposte”

CIVITAVECCHIA – Da Tullio Nunzi riceviamo e pubblichiamo:

“Forse non si ha consapevolezza, nè coscienza della situazione tragica delle imprese e della economia, locale e nazionale.
Un crollo del PIL, che sarà ulteriormente accentuato nel secondo trimestre.
I consumi che vedono una discesa a- 7,5%; le famiglie che hanno azzerato voci di spesa, in alcuni casi posticipate, in particolare per i beni durevoli.
Il che significa che alcuni settori, come l’automotive avranno una lunga sofferenza economica, se non sostenute da politiche specifiche ad hoc.
Il rischio di modifiche di abitudini di spesa, che porteranno alcuni settori al fallimento.
Il paese si ritrova povero, il misero index di Confcommercio in continua ascesa, la fiducia di imprese e consumatori ai minimi storici.
In momenti come questi in cui l’emergenza economica non può attendere in cui le perdite di ricavi del settore terziario, si attestano la 70% ed il 28% delle aziende ha il timore di chiudere definitivamente, 6 famiglie su 10 hanno il fondato timore di perdere il posto di lavoro, bisogna chiedere alla politica un supplemento di responsabilità, perché il rischio di tensioni, di ‘forconi’, è assai realistico.
Necessitano governi nazionali e locali, coesi, con obbiettivi chiari, un programma condiviso.
Se imprese portuali e commercianti, hanno proposto forme di protesta comuni, significa che questo territorio si trova in situazioni di difficoltà mai attraversate.
Significa che i rappresentanti locali, regionali e nazionali, debbono attivarsi, ognuno per le proprie responsabilità, di maggioranza ed opposizione; la situazione è tragica vanno date risposte; nel caso in cui ci si attenesse a giochi e giochetti, intrallazzi, faccenducole, più attente alla logica spartitoria e partitica, che ad una visione di sviluppo, si lascerebbe il campo a esplosioni di scontento, difficilmente gestibili.
Per uscire da una catastrofe occorre umiltà, realismo, voce sommessa e attenzione al bene pubblico. In sintesi il primato della politica vera, non della politica politicante”.

Tullio Nunzi