“Non è più tempo per Civitavecchia di provvedere a buona parte del fabbisogno energetico nazionale”

CIVITAVECCHIA – Un’altra dura replica all’Enel, dopo le dichiarazioni rilasciate dal Direttore Carlo Tamburi sul futuro di Torre Valdaliga Nord. A rispondere, stavolta, sono associazioni e forze politiche in una nota congiunta. Di seguito il testo integrale della loro nota:

Si fa fatica a interpretare e comprendere il senso delle parole del Direttore di Enel Carlo Tamburi nell’intervista rilasciata al Messaggero, soprattutto quando parla degli 8.000 campi di calcio necessari per installare impianti fotovoltaici per produrre la quantità di energia necessaria a sostituire l’attuale produzione. Nessuno, infatti, ha mai parlato di voler sostituire l’attuale produzione di energia con altrettanta prodotta con l’idrogeno verde. Si tratta di un’affermazione fuorviante, proposta volutamente al fine di creare confusione.
Le nostre proposte sono chiare e soprattutto alternative: abbiamo sempre proposto la bonifica del sito di TVN con un impianto di ricerca di energia da fonti rinnovabili, un impianto di offshore eolico al largo delle coste civitavecchiesi che andrà ad alimentare il porto ed il suo territorio circostante, che abbiamo ben illustrato nel progetto Porto Bene Comune, che a sua volta ha partorito il progetto più piccolo in scala, denominato Zephyro, che l’Autorità di sistema di Civitavecchia ha portato ad essere esaminato nelle giuste sedi europee. Questo è il progetto unico e indivisibile che proponiamo per Civitavecchia ed il suo territorio.
Il futuro è un altro, se per settanta anni abbiamo provveduto ad una parte importante del fabbisogno energetico nazionale, non è più questo il tempo. L’Europa da ben altre indicazioni ed a quelle ci atteniamo. La bellezza dell’idrogeno è proprio quella di essere prodotto ed utilizzato in loco, dando vita alle cosidette Comunità energetiche.
Lo sa il direttore Tamburi che il PNIEC è vecchio ed obsoleto ed è sottoposto a modifica? Che bisogno c’è di costruire tre nuove centrali a gas (Montalto, TVN, Tirreno Power) su 20 km di costa per un totale di circa 3600 MW, quando le centrali già esistenti lavorano per la metà delle ore per cui sono state progettate. Quali sono questi progetti di cui parla il direttore? Quali e quanti sono i posti di lavoro che si produrranno? Il nostro progetto parla di numeri, dati e posti di lavoro.
Non possiamo non notare che questa intervista arriva a ridosso dell’incontro, positivo, che si è svolto in Comune tra il Sindaco, esponenti della Regione Lazio ed i Sindacati che faticosamente stanno cercando di costruire un futuro per questo territorio che sia diverso dalla monocoltura ENEL che prevede altri anni di servitù energetica e disoccupazione cronica e si manifesta nella solita arroganza e mancanza di rispetto che l’Azienda elettrica è abituata a praticare sul territorio.
Noi pensiamo che questi dichiarazioni del Direttore Tamburi vadano nella direzione di gettare ombre e discredito sul futuro che tutto il territorio, tutto insieme, sta cercando di costruire.
Comprendiamo benissimo le preoccupazioni del Direttore, legate ai mancati introiti garantiti dal Capacity Market. Questo meccanismo, pur autorizzato dai Governi, è diabolico: autorizza l’Enel ad introitare 15 miliardi in 15 anni, pagati dai cittadini in bolletta, anche senza produrre energia, anzichè destinare queste risorse per lo sviluppo delle fonti alternative.
Questa volta anteporremo la salute, l’ambiente ed i posti di lavoro agli affari dell’azienda”.

Comitato Sole
Forum Ambientalista
Città Futura
UIL
Verdi-Europa verde
Gino De Paolis – consigliere regionale
Onda Popolare
Devid Porrello – consigliere regionale
Gruppo consiliare 5 Stelle
Associazione Nessuno Escluso
Mi Rifiuto
Gianni Ghirga – ISDE medici per l’ambiente
Confcommercio litorale nord
Rete delle Associazioni
Ass. commercianti: Luci Spente, Centro del Buongusto, Commercianti Uniti Civitavecchia, Voce a chi lavora