Moscherini il ritardatario: “Sarò ancora il Sindaco del fare”

moscheriniCIVITAVECCHIA – L’aula comunale Cutuli, piuttosto popolata nella zona auditorio di giornalisti e fotografi, anche questa mattina langue nei posti riservati ai conferenzieri: il Sindaco si sa, è solito concedersi ad ogni convocazione ufficiale ben più del tollerato quarto d’ora accademico, ma oggi – all’ordine del giorno il tema primarie – la nostra attesa supera di parecchio l’ora. Il Sindaco era impegnato in altre cerimonie ufficiali, lo giustifica il suo zelante ufficio stampa. Ci chiediamo tuttavia come sia possibile non articolare l’agenda del primo cittadino – che sappiamo affollatissima – in modo da tener conto dei possibili disguidi, dei trasferimenti da un luogo all’altro, provando almeno ad evitare a chi dovrebbe esercitare al meglio un servizio pubblico, attese estenuanti, insopportabili e superflue. Dopo oltre settantacinque minuti – che spendiamo in più o meno edificanti letture – Moscherini arriva, e da’ inizio a quella che più che una conferenza stampa ha il tono informale e amichevole di una chiacchierata. Chiede ai giornalisti se hanno curiosità o domande rispetto alla nuova sfida che lo attende per le prossime elezioni ora che è ufficiale l’identità del suo ‘sfidante’, poi si concede qualche ironica osservazione sul recente sondaggio dell’Istituto Piepoli che lo vedrebbe perdente nella corsa alle amministrative con un potenziale 29% dei voti contro il 57 del candidato del centro-sinistra Pietro Tidei. Risultati “da prendere con le molle” se si pensa al numero esiguo di intervistati e al lasso di tempo piuttosto ampio che ci separa dalle elezioni. E sulla schiacciante vittoria di Tidei nella sfida del centro-sinistra, l’attuale Sindaco non manca di dedicare qualche riflessione: tremila voti su novemila votanti infatti non rappresenterebbero quello che si definisce un trionfo, specie per un candidato di fama come Tidei, che ha già operato a lungo sul territorio. Riguardo poi alle modalità con cui sarebbero state gestite queste primarie, Moscherini non manca di far notare le sue perplessità, denunciando “telefonate a casa ai cittadini per caldeggiare la corsa al voto, pullman che conducevano i votanti ai seggi con tanto di pranzi offerti” e che “non rappresenterebbero di certo una politica trasparente”. “Ma non vogliamo basare la nostra campagna elettorale sulla lotta perpetua contro il centro- sinistra – precisa il Sindaco – quanto piuttosto sulla concretezza dei nostri obiettivi”. Una politica del ‘fare’ caratterizzerebbe infatti – in caso di vittoria alle prossime elezioni– gli altri cinque anni di amministrazione Moscherini: un quinquennio in cui “molte delle azioni avviate dall’attuale amministrazione troverebbero compimento”. La parola d’ordine sembra essere sviluppo: in primo luogo sviluppo dell’occupazione, grazie alle molte opportunità di impiego stabile che i diversi progetti già in cantiere potrebbero garantire – tempo qualche anno – agli attuali adolescenti, non solo attraverso un solido potenziamento dell’area portuale, mirato a far diventare Civitavecchia un nodo fondamentale per gli scambi e le attività commerciali, ma anche attraverso l’incremento del settore turistico, che progetti come la ristrutturazione delle terme cittadine non dovrebbero fare altro che favorire. I famosi “Patti territoriali degli etruschi” che prevedono la (imminente?) costruzione di un grande outlet nella località di Sterpeto fornirà poi numerose possibilità occupazionali. Poi, tanto per rimembrare alcune delle battaglie a lieto fine di cui sarebbe stata protagonista negli scorsi anni la sua amministrazione, il Sindaco si concede una digressione sulla spinosa questione Icpl. Il Comune avrebbe infatti salvaguardato negli scorsi anni l’Interporto di Roma dalle gravi incongruenze di bilancio della società concessionaria Icpl che sarebbero emerse ad un esame della Corte dei Conti: acquistando l’area dell’interporto, non senza diatribe e minacce da parte dell’Icpl di ricorsi al Tar, il Comune avrebbe salvato un bene già eroso. “Questo non toglie – conclude il Sindaco – che sulla vicenda Icpl si debba prendere al più presto una decisione: o si trova un accordo mirato ad una gestione dell’interporto che miri all’ampliamento e allo sviluppo o il Comune dovrà recedere dalla concessione, istituendo un bando di gara per una nuova gestione della struttura”.
Tutto sembra mirare a una politica del ‘sì’ dunque, contro quella dei molti ‘no’ che caratterizzerebbero – sempre a detta di Moscherini – il programma elettorale del centro- sinistra. “Le uniche proposte concrete del loro programma sembrano essere l’abbattimento dei fumi tossici delle navi e l’elettrificazione delle banchine del porto – precisa il Sindaco – Per il resto è solo polemica senza progettualità”.

Francesca Montanino