La Regione ci regala la stangata sui treni

trenoCIVITAVECCHIA – Dopo l’aumento della benzina la Regione regala ai cittadini del Lazio anche il consistente aumento dei biglietti ferroviari. E per i pendolari è una autentica doccia fredda. La Pisana ha infatti deliberato le nuove tariffe dei biglietti a tratta regionale e i rincari sono notevoli. Il Birg, il Biglietto regionale integrato giornaliero, passerà dagli attuali 9 a 12 euro, con un aumento di oltre il 30%, mentre l’abbonamento mensile per Roma salirà dagli attuali 78 a 91 euro. Si salvano, per il momento, gli abbonamenti annuali, la cui tariffa di 590 euro resta invariata. Ma il malumore dei pendolari è già palese, mentre le proteste politiche non mancano, con il segretario del Partito Democratico Patrizio De Felici che accusa la Regione. “Gli aumenti dei prezzi dei biglietti ferroviari costituiscono una stangata annunciata per migliaia di lavoratori e studenti civitavecchiesi che ogni giorno si recano a Roma – commenta De Felici – Da più di un anno il Partito Democratico aveva messo in guardia contro questo ennesimo salasso alle buste-paga dei ceti meno abbienti. Ma l’assessore regionale Lollobrigida ha sistematicamente minimizzato. A sostenerlo c’è sempre stato il capogruppo del PdL al Comune,  Dimitri Vitali. Il quale ci ha accusato più volte strumentalizzazione E ora? Che ne è delle promesse del Sindaco di Civitavecchia? Che ne è del tavolo di concertazione con i Sindaci del comprensorio? La solita aria fritta. A questi amministratori non interessano i problemi reali dei cittadini. Prova ne sia il comportamento della Giunta Polverini. Mentre aumenta il vitalizio agli assessori esterni non muove un dito per fermare gli aumenti di Trenitalia. Il trasporto pubblico resta una vacca da mungere per fare cassa e arricchire la casta mentre i servizi ferroviari sono e restano indecenti”.
Insorge anche Sinistra Ecologia e Libertà, secondo cui “la decisione di aumentare le tariffe del trasporto pubblico è una dichiarazione di guerra alle centinaia di pendolari che usano quotidianamente i treni”.
“E’ inaccettabile – si legge in una nota del Circolo cittadino di Sel – che la Regione Lazio, per bocca dell’assessore Lollobrigida, indichi la strada dell’innalzamento dei prezzi al fine di scongiurare la perdita occupazionale e il declassamento del servizio. E’ una vera e propria minaccia che rispediamo al mittente. Soldi per i vitalizi agli assessori regionali ma stangata sui prezzi del trasporto pubblico a danno dei pendolari! Questa è l’equità che dimostra la regione Lazio e la compiacente Trenitalia. Tutto ciò è inaccettabile perché non può essere considerato neanche lontanamente dignitoso il servizio che Trenitalia offre ai suoi utenti. Quando sarà ristabilito un servizio di qualità? Quando verranno aggiunte carrozze e treni al desolante ‘viaggio della speranza’ dei sempre più numerosi pendolari nostrani? Quando troveremo dei sevizi igienici adeguati?,ecc,ecc. Queste sono le considerazioni e le domande che deve porsi l’amministrazione regionale e la dirigenza di Trenitalia. Dopo che avranno risolto questi e altri problemi, potranno chiederci qualcosa, ad esempio se siamo soddisfatti del loro servizio. Viviamo già in una condizione di emergenza e di totale inadeguatezza. Pretendere un aumento dei prezzi significa buttare benzina sul fuoco e creare le condizioni per  una definitiva degenerazione del rapporto tra l’utenza e l’azienda. E se poi a qualcuno venisse in mente di non pagare più?”.
E parole dure arrivano anche dal centrodestra, con il Polo per l’Alternativa che spara a zero sull’Assessore regionale Lollobrigida e sul Sindaco Moscherini. “Ci giunge voce che questi rincari siano i primi di una lunga serie già programmata! – si legge in una nota del Polo – Ovunque, nel territorio nazionale e in Europa, lo spettro della crisi spaventa e atterrisce. Mentre il Governo Monti  impone duri sacrifici e, ancora, non interviene sui privilegi, le Istituzioni,  invece di ricercare e individuare ammortizzatori sociali o vie di salvezza dallo strangolamento dei cittadini, non fanno altro che rincarare la dose con l’imporre tasse e balzelli. E pensare che l’Assessore/presidente provinciale è anche il principale sponsor per la ricandidatura del nostro Sindaco! Evidentemente sono in sintonia e in simbiosi! Sarebbe interessante conoscere il parere  del Sindaco Moscherini in merito alle scelte regionali! Chissà che, magari, avendo fatto il sindacalista, in uno scatto d’orgoglio a difesa dei suoi cittadini, non insorga, con le sue armi infallibili e non riesca ad escogitare un rimedio impensato contro gli aumenti voluti dal suo mentore Lollobrigida”.