“La parentopoli ferroviaria di Subiaco”

TrenoCIVITAVECCHIA – E’ scontro tra Fabiana Attig ed il Pdl. La coordinatrice politica del Movimento Freedom definisce l’opera dell’Assessore regionale ai trasporti Lollobrigida una “parentopoli ferroviaria di Subiaco” e Giuseppe Flacchi, dirigente provinciale della Giovine Italia, risponde chiamandola “unica esponente di una corrente inesistente nel Pdl” il cui “unico mestiere è quello di inventare fesserie da propinare alla cittadinanza tramite i media locali”.
Il casus belli, stavolta, è il potenziamento della linea ferroviaria Subiaco–Roma, attraverso l’aggiunta di un treno e di un nuovo autobus per potenziare l’intermodalità. Subiaco è, infatti, il paese di nascita di Lollobrigida.
“Non possiamo che confermare – così la Attig – il nostro convincimento sull’incapacità gestionale dell’assessore, sul sistema trasporto laziale. Non comprendiamo come la Presidente Polverini, persona sensibile e preparata, possa continuare ad avallare una conduzione politica del sistema trasporto, tanto scellerata quanto disorganizzata e di parte. Subiaco, con tutto il rispetto per i numerosi parenti di Lollobrigida e i 9.391 sublacensi, non può essere la priorità o l’emergenza delle emergenze del trasporto ferroviario laziale”.
“La ‘signora Freedom’ – ribatte Flacchi – inizia a blaterare su un interesse esclusivo dell’assessore per il suo territorio di provenienza. Innanzitutto afferma che è stato introdotto un nuovo treno, mentre dagli articoli usciti sulla stampa risulta essere stata inserita una fermata, a Mandela, su una sola corsa dell’Avezzano-Roma. Poi, ricorda come il deposito Cotral di Subiaco sia stato fornito di un nuovo autobus: già, uno dei tanti che ci risulta entreranno nella flotta regionale nelle prossime settimane in tutto il territorio regionale. Non solo: la ‘signora Freedom’ tenta di imbonirsi la presidente Renata Polverini in maniera oltremodo fantozziana, definendola persona sensibile e preparata. Cose verissime, per carità, ma che poco hanno a che fare con il contesto del suo delirante intervento”.
A parte le reciproche e, ci si permetta, un po’ grottesche accuse tra i due politici, peraltro dello stesso “partito”, la questione andrebbe analizzata secondo un altro punto di vista. Sbaglia la signora Attig a sostenere che Subiaco non debba essere una priorità, in quanto quella linea non funziona ed i pochi sublacensi hanno gli stessi identici diritti dei moltissimi civitavecchiesi. Così come sbaglia ad adulare, è evidente, il Presidente della Regione Lazio, che ha mostrato ben poco questa preparazione e, tanto meno, questa sensibilità, anche perché si contraddice subito dopo. Ha, infatti, ragione la stessa coordinatrice di Freedom ad affermare che “continuare ad ignorare la tratta Fr5, la più importante della Regione Lazio, con il suo snodo internazionale quale il Porto di Civitavecchia, significa non avere acume politico, non essere in linea con le esigenze del territorio e ancor più grave arrecare un danno economico e di immagine alla capitale italiana, Roma”.
Non che le affermazioni di Flacchi abbiano più senso. “A una che ha combinato ciò che sappiamo tutti – dice – alla vigilia delle elezioni comunali del 2007, non sappiamo proprio cosa rispondere”.
Per quanto discutibile il comportamento della coordinatrice di Freedom, potrebbe spiegarci il dirigente regionale della Giovine Italia quale sarebbe la connessione tra i rapporti della Attig col Pdl ed il fatto di non saper rispondere alla domanda. “Non sappiamo cosa rispondere” è un’affermazione alquanto sconclusionata da parte di chi ricopre ruoli dirigenziali in un partito che governa la Regione: ogni cittadino, compresa la signora Attig, ha diritto ad una risposta su una domanda più che lecita. Perché Lollobrigida non ha fatto ciò che aveva promesso in campagna elettorale? Vale a dire, perché non ha lavorato per una risoluzione del gravoso ed importante problema costituito dalla Roma–Civitavecchia?