“Inquinamento e cuore: ulteriori evidenze”

CIVITAVECCHIA – La più volte sottolineata associazione tra inquinamento atmosferico e malattie cardiache è ulteriormente confermata da due recenti pubblicazioni. Nel dicembre 2012 è stata, infatti, inserita nella linea guida sulla diagnosi ed il trattamento dell’angina stabile pubblicata su Circulation la raccomandazione di evitare l’inquinamento atmosferico per i pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Questa raccomandazione costituisce un autorevole riconoscimento dei risultati dei molti studi, sia clinici che sperimentali, che hanno dimostrato lo stretto legame tra inquinamento atmosferico e le più disparate malattie cardiovascolari ivi incluse, infarto, aritmie, ipertensione arteriosa.Se era già noto, infatti, che brevi esposizioni agli inquinanti atmosferici causano alterazioni che favoriscono lo scatenarsi di disturbi cardiaci, oggi sappiamo che anche una prolungata esposizione agli inquinanti atmosferici determina dei danni.
Un recente articolo pubblicato nel novembre 2012 sul Journal of American College of Cardiology dimostra, infatti, che una prolungata esposizione alle polveri fini è associata con una diminuita funzionalità dell’endotelio vascolare che potrebbe, almeno in parte, spiegare i danni che l’inquinamento determina sul cuore.
Questi dati devono indurre ognuno di noi ad impegnarsi sempre di più per ridurre l’inquinamento atmosferico, ma non solo, perchè di inquinamento ci si ammala e si muore. Di questo solo uno sciocco o chi è in malafede potrebbe dubitare.

Dott. Marco Di Gennaro