Il Prefetto bacchetta l’Agraria: “Anticipare le elezioni”

CIVITAVECCHIA – Il Prefetto di Roma scrive al Presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia Daniele De Paolis auspicando una “rivalutazione della tempistica per il rinnovo degli organi”.

La lettera del Prefetto, Dott. Piantedosi datata 31 maggio e indirizzata per conoscenza anche alla Regione Lazio e Comune di Civitavecchia, segue l’incontro che è avvenuto in data 24 Maggio tra i vertici dell’Ente di viale Baccelli e il Viceprefetto Vicario Dott.ssa Raffaela Moscarella in relazione alle segnalazioni pervenute a Roma sulla scadenza degli organi sociali ad Aprile 2020 e relative elezioni programmate a Ottobre 2022, con una prorogatio di ben 2 anni e mezzo.

Il Prefetto evidenzia come, nonostante l’emergenza sanitaria e con le prescritte cautele “si sono svolte le consultazioni elettorali amministrative dell’autunno 2020 ed è già calendarizzata la tornata elettorale dell’autunno 2021”; sono infatti oltre 1300 i comuni che andranno a elezione tra settembre e ottobre, dunque, prosegue la lettera “non risultano particolari motivi ostativi allo svolgimento delle elezioni per il rinnovo in tempi brevi degli organi di codesto Ente”.

Parole esaustive quelle del Dott. Piantedosi che invita l’Università Agraria ad indire le elezioni prima della data stabilita di Ottobre 2022 non avendo trovato, nella pur grave situazione di emergenza sanitaria, motivo per una proroga così a lungo termine. Tra le motivazioni di tale invito viene ribadito che il protrarsi della “governance non sarebbe coerente con i principi principi di ragionevolezza e buona amministrazione, rischiando di compromettere la validità degli atti posti in essere”.

Resta solo capire se l’Università Agraria accoglierà l’invito del Prefetto ad anticipare le elezioni o proseguirà sulla propria strada. Certo è che lo strappo tra la città e l’Ente è ormai irreparabile. Cittadini, esponenti politici, comitati e associazioni hanno chiesto più volte  a gran voce  il rinnovo delle cariche ormai scadute da oltre un anno per una gestione trasparente dei beni collettivi. Anche il Prefetto è sulla stessa linea. Se l’Università Agraria, nella persona del Presidente Daniele de Paolis, dovesse non accogliere l’invito del Prefetto sarebbe difficile far passare la linea “del bene della città”.