Il Prc: “Situazioni mostruose con il dimensionamento scolastico”

baccelliCIVITAVECCHIA – Dopo l’Istituto comprensivo “Ennio Galice” anche il Prc-Federazione della Sinistra di Civitavecchia prende posizione contro il Piano di dimensionamento scolastico, contestando la decisione la decisione della Regione Lazio di applicare comunque il provvedimento nonostante la recente bocciatura della Corte costituzionale, chiedendo l’annullamento del piano, frutto della legge 111, meglio nota come ”riforma Gelmini”.
“La scure – affermano dal Prc – dopo essersi pesantemente abbattuta sul corpo docente nel 2009-10, si è rivolta nel 2011 contro Ata e dirigenti scolastici. La Regione Lazio ha infatti applicato in modo peggiorativo la Legge 111, sopprimendo 137 istituzioni scolastiche autonome a fronte delle 105 previste dai parametri della circolare ministeriale, creando Istituti comprensivi di oltre 1500 alunni. Numerosi odg di Provincia del Lazio, Comuni e Municipi invitavano la Regione a non deliberare in materia di dimensionamento scolastico, in attesa della pronuncia della Corte Suprema. Il piano di dimensionamento ha creato a Civitavecchia situazioni mostruose: sono stati forzosamente accorpati indirizzi superiori completamente diversi (come l’istituto d’arte ed il liceo classico), costretti a fondere insieme i loro collegi docenti e segreterie, il cui lavoro dovrà rispondere a bacini d’utenza ancora più grandi. L’istituto ‘Baccelli’, ragioneria e geometri, è stato smembrato ed accorpato, da un lato, ad un professionale come l’alberghiero e dall’altro all’istituto nautico Ipsia ‘Calamatta’, creando un situazione ibrida ed ingestibile”.
Il Prc ricorda come l’aggregazione di più istituti scolastici ha significato la perdita di posti di lavoro, soprattutto tra il personale Ata. “Un tale piano di dimensionamento – proseguono gli esponenti di Rifondazione – espone le istituzioni scolastiche a un contenzioso infinito, creando un quadro di grandi incertezze presso docenti, Ata ma soprattutto presso le famiglie ed i ragazzi, il cui diritto alla continuità didattica è stato leso. Ci si chiede inoltre su chi ricadranno i costi economici del dimensionamento: chi pagherà il trasferimento dei laboratori e dei macchinari? Chi pagherà il riadattamento dei locali a nuovi usi?”
“Il PRC-FdS – conclude la nota del partito -si schiera a fianco dei docenti e degli Istituti che hanno espresso il loro dissenso sull’applicazione frettolosa della Legge 111, chiede alla nuova giunta del Comune di Civitavecchia e alla Provincia di Roma di diffidare la Regione Lazio dall’applicare il provvedimento di dimensionamento, dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale. Il Gruppo regionale della FdS ha già chiesto alla Giunta Regionale di annullare il dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2012/13”.