Il Pd: “Gravi irregolarità nel bando per selezione di una SGR”

CIVITAVECCHIA – Interrogazione urgente al Sindaco Cozzolino e all’Assessore al Bilancio Tuoro da parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico in merito alle “gravi irregolarità” contenute nel bando per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio (SGR), finalizzata alla valorizzazione del patrimonio immobiliare.

Ciò che viene contestato dal Gruppo PD è che nel bando pubblicato dal Comune di Civitavecchia non sarebbe ben chiara la procedura di selezione adottata per la scelta dell’SGR, non essendo stato indicato l’articolo del D.Lgs 163/2006 che disciplina la materia degli appalti pubblici. E, inoltre, nella determinazione 1440 del 04/09/2015, non risulta chiara altresì l’attività oggetto dell’appalto, ovvero se sia riconducibile ai servizi finanziari per i quali non è prevista l’applicazione del Codice dei Contratti Pubblici. Spiega infatti il Gruppo Pd, in ordine a quest’ultimo punto, che “ormai questo problema è stato chiarito da tempo dall’Anac e dal Consiglio di Stato. Trattandosi di servizi connessi ad un mercato rilevante, le procedure di affidamento devono essere svolte nel rispetto dei principi dell’ordinamento comunitario, come specificato dall’art 27 del D.Lgs 163/2006. Occorre quindi effettuare una procedura ad evidenza pubblica che deve essere attuata nelle forme di legge previste dalle direttive comunitarie, in tema di procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici per  lavori, forniture e servizi (come nel nostro caso) e dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 163/2006)  in attuazione delle stesse direttive.”

Nello specifico l’Interrogazione è articolata in cinque punti con cui il Gruppo Pd chiede al Sindaco e la sua Giunta precise risposte: “Considerato che nel bando oggetto della presente interrogazione è esclusivamente specificato che si tratta di appalto di servizi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, avente per oggetto “Selezione di una società di gestione del Risparmio (SGR) per la costituzione e gestione di un fondo immobiliare ad apporto pubblico di tipo chiuso di diritto italiano per la valorizzazione del patrimonio immobiliare” per quale motivo: 1) non si sono seguite le procedure previste dall’art. 55, del D. Lgs 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. (Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), specificando nella determina a contrarre (obbligatoriamente) se la selezione avverrà in base ad una procedura aperta o ristretta (tra l’altro il valore previsto a base di gara pari ad Euro 951.970,50 è sopra la soglia comunitaria); se il Sindaco è consapevole che le procedure di pubblicazione in un caso e nell’altro (procedura aperta o ristretta) sono differenti dato che in caso di procedura aperta si prevede la pubblicazione del bando prima sulla GUUE e in G.U e che tale pubblicazione non può essere inferiore a 52 giorni; 2) se il Sindaco ha consapevolezza che interpretando il bando così come è stato fatto, ogni operatore in possesso dei requisiti richiesti può presentare offerta, assimilando dunque la procedura alle caratteristiche di procedura aperta e dunque deducendo che le modalità di pubblicazione ed i tempi di pubblicazione non rispettano il codice dei contratti; 3) Se il Sindaco, o chi per Lui, è al corrente che le “procedure ristrette” sono le procedure alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un’offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti, con le modalità stabilite dal Codice dei contratti; 4) Se infine, ma più rilevante dal punto di vista politico, il Sindaco e la Giunta non ritengano di dover ritirare il Bando oggetto della presente interrogazione, per evitare le gravi conseguenze che deriveranno dagli immancabili ricorsi sulla base delle palesi irregolarità sopra evidenziate”.

Antonella Marrucci