I sindacati: “Situazione di Hcs critica, ma pronti a collaborare”

AntenneCellTorreEuropaCIVITAVECCHIA – Faccia a faccia stamattina tra i sindacati confederali e l’Amministratore Unico di Hcs, Rina Romagnoli, alla presenza di tutti gli amministratori delle Sot, per il fare il punto sullo stato della Holding con particolare riferimento alla situazione economica e all’imminente approvazione del Bilancio.
Il quadro emerso, come riferiscono i tre segretari di Cgi, Cisl e Uil territoriali, permane preoccupante, per quanto sia emersa da parte di Hcs una apprezzabile volontà di collaborazione.
“Una situazione – commentano Caiazza, Di Marco e Barbera – prevalentemente determinata da una gestione clientelare e cervellotica, imposta dalla precedente amministrazione comunale, che, qualora precipitasse, finirebbe per provocare ricadute drammatiche sull’occupazione e l’erogazione dei servizi pubblici locali, determinando conseguenze anche sull’istituzione Comune. Pertanto auspichiamo che la nuova amministrazione sia in grado di adottare tutte le azioni necessarie per trovare risorse che consentano l’approvazione, nei tempi stabiliti, del Bilancio. Solo a quel punto, ovviamente, Hcs sarà in condizione di definire un ‘piano industriale sul quale, Rina Romagnoli, ha espressamente chiesto la disponibilità delle OO.SS. al confronto”.
Nel merito i sindacati confermano tuttavia la loro forte contrarietà “ad ipostesi di privatizzazione selvaggia dei servizi pubblici locali”. “Riteniamo possibile ragionare – proseguono i tre segretari – intorno ad un progetto di riorganizzazione e razionalizzazione di Hcs e delle Sot, salvaguardando tutta l’attuale occupazione, intervenendo sugli sprechi e su privilegi determinati da precedenti gestioni clientelari. Abbiamo, infine, sottolineato come, in coerenza con quanto condiviso nel Patto Territoriale, recentemente sottoscritto con l’Amministrazione di Civitavecchia, dopo l’approvazione del Bilancio, ci aspettiamo sui temi dei ‘servizi pubblici locali’ anche una convocazione del Sindaco per affrontare, nell’insieme, i problemi economici del Comune, a partire, magari, dalla possibilità di contenere i costi della politica”.