Grasso: “”Forno crematorio incompatibile con il piano regolatore cimiteriale”

CIVITAVECCHIA – “Il forno crematorio è incompatibile con il piano regolatore cimiteriale”. Ne è convinto il Capogruppo de “La Svolta” Massimiliano Grasso alla luce della delibera 287 ottenuta quest’oggi falla società che a Pomezia gestisce l’archivio comunale di Civitavecchia dopo che la richiesta di accesso agli atti presentata dal consigliere di minoranza agli uffici del Pincio era rimasta inevasa.

Nella delibera in oggetto, infatti, risulterebbe secondo Grasso la chiara incompatibilità urbanistica del progetto del forno crematorio. “A questo punto – afferma – c’è veramente da chiedersi perché l’atto di approvazione del piano regolatore cimiteriale, in cui è contemplato il forno crematorio, non sia mai stato citato né preso in considerazione durante tutto l’iter che ha portato alla realizzazione dell’impianto, che risulta difforme dallo strumento urbanistico vigente. E credo che sarebbe opportuno che chi di dovere acquisisse il faldone di elaborati ed allegati alla delibera che gli stessi addetti all’archivio comunale dicono essere disponibile. E’ clamoroso che in circa due anni di dibattiti pubblici, anche in Consiglio Comunale, nessuno, a partire dal Sindaco, fino al dirigente, ingegner Carugno, che illustrò anche ai Capigruppo consiliari tutto l’iter del project financing, producendo anche la famosa due diligence, abbia mai fatto riferimento al piano regolatore cimiteriale che era e rimane lo strumento urbanistico a cui fare riferimento per il progetto che ormai è quasi completamente realizzato, in difformità a quanto previsto dal piano stesso”.

“A questo punto – prosegue Grasso – integrerò l’esposto presentato lo scorso anno con i nuovi dubbi e criticità emersi da questa ‘scoperta’, aggiungendo una domanda: cosa ha scritto l’allora dirigente del settore ing. Pepe nel parere obbligatorio di conformità urbanistica da produrre (anche) in conferenza dei servizi? Questo sarà l’oggetto di una ulteriore richiesta di accesso agli atti, in attesa che siano altri organi a chiedere e valutare la documentazione di uno dei procedimenti più viziati e pasticciati che si siano mai visti”.