Fratelli coltelli nel Pd: “Cropani ipocrita e bugiardo”

bandiera giovani democraticiCIVITAVECCHIA – E’ una replica al vetriolo quella con cui la segreteria dei Giovani democratici replica all’ormai ex segretario Federico Cropani che, nell’annunciare ieri le sue dimissioni, aveva lanciato dure accuse al Partito e al Segretario Patrizio De Felici. Accuse rispedite al mittente a testimonianza di un clima tutt’altro che sereno all’interno del Pd. Di seguito la replica integrale della Gd.

“Democratici, democratiche, amici e compagni.
In primis ci duole rispondere per mezzo stampa a discussioni interne che dovrebbero avere altri luoghi di dibattito, che dovrebbero meritare il coraggio di saper guardare negli occhi mentre se ne parla. Predicare bene e razzolare male crediamo che sia la migliore arma per l’ipocrisia, ma francamente, noi ragazzi della Gd, ne possiamo fare tranquillamente a meno. Cropani, lascia la carica di sua sponte, dopo essersi fatto terra bruciata intorno, dopo aver perso la fiducia personale della segreteria nominata da lui stesso pochissimo tempo fa, a causa di bugie, maldicenze dette alle spalle e omissioni. Una dimissione che, per ammissione dello stesso durante la riunione citata nella sua lettera, deriva dall’incapacità di tenere unito il gruppo, per suoi problemi personali e per fallimenti organizzativi come la mancata festa provinciale dei GD alla Frasca che si doveva tenere nel mese di Luglio.
Per quel che riguarda i citati rapporti col partito, non manca anche qui uno sfoggio di ipocrisia. Cropani non si è scandalizzato quando Il Segretario De Felici lo ha nominato responsabile dell’ambiente del partito, incarico accettato volentieri, uguale e contrario lo sdegno dell’ex segretario quando non è stato invitato a salire a volte sul palco coi tanto vituperati “vecchi”. Inoltre è da sottolineare che la Segreteria del PD ha raggiunto obiettivi storici importanti: la riuscita delle primarie, che ha visto i GD coinvolti a pieno sia nella stesura del programma sia nella riuscita delle votazioni stesse, l’evento di Democrazia più alta che abbia mai conosciuto la nostra Città.
La tanto criticata Festa de l’Unità ha visto un enorme successo di partecipazione, il Partito Democratico ha gestito direttamente solo gli stand informativi e della lotteria, gli altri hanno visto la partecipazione di liberi imprenditori che democraticamente, indipendentemente dallo schieramento politico, hanno deciso di collaborare. Discriminarli per appartenenza sarebbe stato degno della passata amministrazione, diversamente da quanto ci siamo prefissati durante la campagna elettorale. Tra l’altro, anche in questo caso, i GD sono stati coinvolti durante la manifestazione e l’organizzazione, di Cropani, però, neanche l’ombra.
Nello squallore di questa vicenda quello che più ci addolora è che Federico non si sia mai assunto una sola responsabilità dalla guida assunta al congresso. Dopo essere stato a più riprese oggetto di critiche per la sua gestione personalistica e affatto collegiale della struttura, si è presentato nella succitata riunione carico di mea culpa, serviti solo (a quanto pare) ad eludere questioni politiche e a barricarsi dietro inviolabili (ci mancherebbe) questioni personali. Le “incapacità” e le “impossibilità” dell’ex segretario a quanto pare nel giro di una dimissione si sono magicamente trasformate da problemi personali a problemi politici, dandogli l’ultima occasione di dare libero sfogo ad un presenzialismo che ha tanto fatto male al suo gruppo. Pur di emergere di nuovo Cropani preferisce affrontare il dibattito a mezzo stampa, quando nelle sedi opportune non è riuscito a balbettare niente se non un insufficiente “non me la sento”.
Infine, la Giovanile Democratica non ha bisogno di un segretario accomodante, e non si doterà di un segretario accomodante poiché la nostra non è una struttura acquiescente, parimenti però non è illogicamente talebana o autoreferenziale, la GD ha bisogno di un segretario degno di quel nome, che sappia mettersi al servizio, che sappia di nuovo unire gli intenti ed interpretare le necessità di quella che è la più grande meglio organizzata struttura politica giovanile sul territorio. Accogliamo dunque le dimissioni dell’ormai ex segretario, sarebbe stato più dignitoso per lui non farle a mezzo stampa, come un qualunque personaggio in cerca di autore, ma all’interno della struttura che aveva il dovere di guidare e di tenere unita e viva, ed ha invece lasciato vivacchiare inseguendo infantili narcisismi”.

La segreteria dei Giovani Democratici