FIOM CGIL, USB e UGL solidali con i lavoratori della GTC

CIVITAVECCHIA – “Massima solidarietà ai lavoratori della GTC, in presidio e sciopero per la grave incertezza sul proprio futuro lavorativo”. Lo dichiara in una nota la FIOM-CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo, che aggiunge: Alle parti datoriali chiediamo certezze e precise assunzioni di responsabilità, alle Istituzioni di seguire da vicino anche questa vertenza e aiutare le Organizzazioni Sindacali proteggendo i lavoratori e le loro famiglie. In questo momento di generale difficoltà, che a Civitavecchia è particolarmente pesante per i noti motivi dovuti ai traffici marittimi e al futuro della Centrale, tra tra casse integrazioni e instabilità diffusa i lavoratori stanno già affrontando molti sacrifici: non è accettabile che siano in discussione i posti di lavoro”.

Solidale con i lavoratori GTC anche l’Unione Sindacale di Base. “Nella giornata di ieri – si legge in una nota dell’USB Civitavecchia –  abbiamo quindi portato il ns saluto direttamente al presidio organizzato sotto l’Autorità Portuale, garantendo tutto l’appoggio necessario ad eventuali iniziative che intendano allargare la vertenza su un piano più generale. Insieme ad altri, lo andiamo infatti ripetendo da tempo: la mancanza di lavoro dipende non solo dalla pandemia, ma da scelte del passato che colpevolmente hanno precluso linee di sviluppo di cui oggi tutti lamentano la mancanza. Come ad esempio quelle riguardanti il traffico merci, oggi ai minimi livelli, che per tempo implementato avrebbe probabilmente scongiurato una crisi come quella che ora investe i gruisti del porto. Per questo USB torna a rilanciare l’idea di una mobilitazione più ampia, quanto mai opportuna per guadagnare gli investimenti necessari ad un nuovo modello di sviluppo. A tutti i lavoratori GTC in lotta per il lavoro e alle loro famiglie rinnoviamo gli auguri di una rapida e positiva soluzione della vertenza”.

E solidarietà viene espressa infine dall’UGL Civitavecchia: Siamo fortemente convinti che in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, in particolar modo nel porto di Civitavecchia, l’unità e la compattezza sia la formula migliore per difendere i diritti di tutti i lavoratori del porto. Abbiamo voluto portare un saluto simbolico durante il presidio che da
due giorni è riunito sotto l’Autorità Portuale, proprio per lanciare il messaggio che questi lavoratori al di là dell’appartenenza sindacale non sono soli. Il sistema lavoro /Porto ora più che mai deve alzare la testa con compattezza e determinazione spalla spalla per rivendicare il diritto al lavoro ma soprattutto il diritto per uno sviluppo degno del prestigio che merita il Porto della Capitale d’Italia. Un fronte unito contro chi in questi anni ha voluto precludere ogni forma di sviluppo ogni decisione. È tempo di dire Basta. Civitavecchia ha le necessarie competenze sia di impresa che di intelletto per rilanciare l’intero scalo marittimo”.