D’Antò: “Nessuna crisi, il Traino è in crescita”

CIVITAVECCHIA – L’Assessore alla cultura Enzo D’Antò ha risposto su Facebook alle ennesime critiche sulla gestione del Teatro Traiano e con dati alla mano ha dimostrato il trand positivo di quest’ultimo anno.

Dopo l’attacco di una testata locale all’operato del Comune sul Teatro Traiano, l’assessore ha risposto alle critiche con un post su Facebook dimostrando come l’abbattimento dei costi di gestione abbia permesso, per la prima volta dopo molti anni, di avere un guadagno effettivo di ben 22.131 euro.

“Mentre l’ultima stagione ha speso 230.400 euro per i cachet – ha scritto infatti l’assessore – quella del 2012/2013 ne ha spesi 630.305,48, creando così uno sbilancio tra speso ed incassato di circa 205.650,48 euro, senza contare che in quell’annualità ci sono stati anche 100.920,00 euro per i costi della direzione artistica”. L’assessore ha inoltre fatto notare come il numero di spettatori degli scorsi anni proposto dalla stampa a lui avversa fosse sproporzionato rispetto al numero dei posti disponibili: “Considerando che il Traiano ha 600 posti, contando pure quelli in piccionaia, per avere 44.200 spettatori in una stagione ci vorrebbero circa 73,6 spettacoli e tutti ‘sold out’. Se così fosse potremo candidare il Traiano al guinness dei primati e vinceremmo a mani basse. Oppure potrebbe essere che per il 2008/2009 hanno contato anche le recite e gli spettacoli delle associazioni e saggi vari che chiedono il Traiano mentre, come dovrebbe essere, per l’ultima stagione hanno contato solo quelli relativi alla stagione, probabile errore di distrazione”. A queste osservazioni dell’assessore va aggiunta la tanto odiata eliminazione del turno C che ha permesso di avere comunque un ottimo numero di spettatori, nonostante la perdita di molti abbonati.

dati traianoIl Traiano sta tramontando? “No” dice D’Antò, anzi è finalmente in crescita e tutto questo “senza contare l’apertura del Teatro a scuole e corsi gratuiti per tutti”, che offrono alla città un servizio lungamente atteso ma mai realizzato prima.

 

Lorenzo Piroli