Crisi maggioranza, Petrelli prende le distanze: ” La nostra adesione non rispecchia i canoni classici”

CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere Vittorio Petrelli:

La nostra adesione alla maggioranza non rispecchia i canoni classici: non abbiamo alcun rappresentante in giunta né partecipiamo alle riunioni politiche della maggioranza.
L’adesione ed il contributo a questa maggioranza è nata solo su questioni di ordine pratico: l’impegno a risolvere la questione degli Usi civici, lo sviluppo e l’attuazione dell’Accordo per la riqualificazione dell’ex area di Fiumaretta e dell’ex area Italcementi.
Per questo motivo affidiamo a questo comunicato stampa l’invito agli altri soggetti della maggioranza di chiarirsi perché non si protragga questo spettacolo poco decoroso e soprattutto poco utile per i cittadini.
Sul versante degli Usi civici, anche un mese di oculata amministrazione può avere i suoi vantaggi, in special modo dopo il 14 giugno quando è stata presentata una proposta al sindaco per una soluzione interna da adottare in autonomia e senza che il Comune debba dipendere da altri soggetti istituzionali.
Tale soluzione prevederebbe che l’Amministrazione comunale nella fase di rilascio dei certificati urbanistici attesti la presenza o meno dei gravami di vincolo di uso civico come stabilisce la legge regionale 1/86.
E questi atti devono essere avvalorati da perizie demaniali, approvati dalla Regione e da specifici provvedimenti che indichino tutte le particelle vincolate. E’ bene sottolineare che al momento attuale la perizia Monaci non lo è affatto e che la stessa delibera di Giunta regionale 476/2021 non indica alcuna particella relativa a quello che fu la tenuta delle Mortelle. Pertanto è intuibile che qualunque immobile che gravi su un terreno che coincide con quello che fu la Tenuta delle Mortelle risulta libero da vincoli.
In definitiva l’ottenere risposte del genere possano interessare i cittadini più di tanti equilibri politici basati su interessi diversi.
Se contano solo questi ultimi aspetti, frutto avvelenato della partitocrazia, tanto vale adottare l’unica soluzione razionale e chi non si ritrova in questa amministrazione si dimetta. Il progetto civico di cui sono espressione è prontissimo a proporsi agli elettori, a maggior ragione dopo un fallimento che sarebbe sancito dagli stessi partiti.
Qualcuno ha questo coraggio? Attendiamo… candidature