Civitavecchia è tua: “Gestione pubblica di tutti i servizi”

fontanellaCIVITAVECCHIA – “Un anno fa i cittadini sono stati chiamati a votare per un referendum sul nucleare, sul legittimo impedimento e sulla non privatizzazione dei servizi pubblici. I cittadini in tutta Italia stanno pretendendo che la volontà popolare sancita dal voto referendario sia rispettata e attuata. Perché dunque anche la nuova Amministrazione Comunale, in sorprendente continuità con la precedente, vuole la privatizzazione dei servizi pubblici locali, così come preannunciato dal Sindaco, il quale paventa addirittura la liquidazione delle società di gestione in caso di mancata cessione ai privati?”. Inizia così l’intervento della lista civica “Civitavecchia è tua”, che ribadisce la sua ferma posizione a sostegno di una gestione pubblica dell’acqua e dei servizi.
La prima richiesta della lista è quella di sancire nello Statuto del Comune “che l’acqua, e i servizi necessari alla comunità, siano qualificati beni comuni di appartenenza collettiva e sociale, non suscettibili di rilevanza economica da cui trarre profitto o vantaggio economico”.
“Chiediamo al Comune – proseguono poi gli esponenti della lista – di non attendere passivamente la decisione del Tar sulla cessione del servizio idrico, ma di manifestare apertamente e fermamente la più risoluta opposizione politica all’eventuale decisione favorevole alla privatizzazione e all’entrata in Acea Ato2 (la cui gestione, con la proposta di Alemanno di alienare la quota maggioritaria del comune di Roma, rischia di finire nelle mani di privati come Caltagirone e società multinazionali). Proponiamo una ristrutturazione profonda dei servizi comunali che sia modulata sui bisogni concreti delle persone e del territorio, su criteri di efficacia/efficienza e di rispetto del cittadino-cliente, che faccia perno sulla partecipazione effettiva e la rappresentanza, nelle sedi decisionali, degli utenti e dei lavoratori e sull’adozione di forme di controllo e garanzie di trasparenza stringenti da parte della comunità”.
“Civitavecchia è tua” chiede inoltre aziende dei servizi locali interamente pubbliche “che non siano più carrozzoni clientelari oggetto di lottizzazione e spartizione partitica, ma amministrate secondo criteri di efficienza, senza sprechi e privilegi, capaci di fornire servizi di qualità e occupazione qualificata e stabile”.
“Riteniamo – concludono – che le municipalizzate, per tali motivazioni, non vadano cedute ma, sempre rispettando i lavoratori serve un’approfondita verifica dello stato patrimoniale delle aziende, l’individuazione di eventuali responsabilità dirigenziali nello stato di sofferenza economica e la razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro, eliminando sacche di inefficienza o di privilegio ingiustificate. Dai servizi pubblici, dai beni comuni può iniziare anche nella nostra città il cambiamento verso una buona amministrazione e una buona politica. A volerlo siamo in tanti e ben determinati come nel referendum: è ora che tutti ne prendano atto e che la volontà popolare sia attuata”.
Nel merito della gestione del servizio idrico da Palazzo del Pincio arriva intanto questa prima risposta. “A quanto risulta nessuna fonte di stampa ha riportato che l’Amministrazione si sia favorevole al passaggio all’Ato 2. Finora anzi lo stesso Sindaco Tidei si è espresso in termini contrari anche quando ha chiesto all’Acea un pronto intervento per il risanamento del bacino di monte Augiano, dove si calcola si siano depositati in questi anni ben sette metri di melma suo nove di profondità. Si ricorda che sulla questione è pendente un ricorso delle associazioni dei consumatori presso il Tar e che le sorti del servizio idrico sono strettamente collegate anche al futuro di Hcs e delle sue partecipate. L’Amministrazione respinge quindi qualsiasi altra illazione o commento anche da parte dell’opposizione perché strumentale oltre che destituita di ogni fondamento”.