“Chi assume droga al Comune si dichiari pubblicamente”

comuneCIVITAVECCHIA –Gli amministratori cocainomani abbiano i coraggio di dichiararsi pubblicamente. E’ quanto chiede Futuro e Libertà Civitavecchia nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che ha accertato come, tra gli assuntori di sostanze stupefacenti nel giro di droga che nei mesi scorsi ha portato all’arresto di diversi spacciatori figurino anche alcuni amministratori di Palazzo del Pincio. “Non siamo dei moralisti bacchettoni – sottolineano da Fli – e crediamo che quanto accaduto in città, con l’iscrizione nel registro degli indagati per spaccio, cessione ed uso di cocaina, rientri purtroppo nella logica di una società malata che non ha nessuna voglia di farsi curare. Ma quello che ci interessa, al di là delle giuste condanne che la magistratura dovrà dare a questi quindici personaggi in cerca d’autore, e sapere i nomi dei politici coinvolti. Non è una violazione della privacy ma il sacrosanto diritto da parte dei cittadini civitavecchiesi di sapere da chi sono governati, visto che su tutti i media si afferma che questi signori fanno parte dell’amministrazione del Pincio”.
I finiani locali si chiedono come si può pensare di educare i più giovani alla legalità, alla correttezza morale della propria vita “quando i primi ad essere marci sono coloro che si fanno eleggere per poter fare poi i loro sporchi traffici”. “Da che pulpito poi arrivano le prediche dal Palazzo del Pincio? – proseguono – A noi non interessa che siano di maggioranza od opposizione, a noi interessa che vengano pubblicati i nomi di questi politici. E non perché debbano essere messi alla gogna, ma perché gli elettori e i cittadini tutti possano sapere che razza di persone chiedono il loro voto. E se questi politici indagati avessero gli attribuiti, lo dichiarerebbero loro pubblicamente che sono degli assuntori di droga. Ma avere ‘coraggio’ per usare un eufemismo, nella società di oggi, non è facile e vuol dire essere diverso dagli altri e non omologato. Per questo siamo certi che ci sarà un gran silenzio. Ma a volte il silenzio urla più forte di un baritono”.