“Caro Ministro, che dobbiamo fare?”

trenoCIVITAVECCHIA – Si è tramutata subito in interrogazione dell’On. Tidei al Ministro Matteoli l’ennesima disavventura vissuta ieri dai pendolari della tratta Roma-Civitavecchia, rimasti per lungo tempo bloccati alle stazioni di Torrimpietra prima e Maccarese poi a causa del guasto ad un convoglio solo successivamente riparato. Risultato: centinaia di pendolari sono giunti con ritardi dall’una alle due ore in ufficio; oltre a condizioni di viaggio da carro bestiame con una viaggiatrice colta da un malore.
Al di là dell’episodio specifico, illustrato dettagliatamente nella sua interrogazione, il Deputato del Pd fa presente al Ministro come “i pendolari che utilizzano quotidianamente il treno sulla linea FR5 subiscono da anni notevoli disagi per il sovraffollamento delle vetture, per le carenti condizioni di pulizia, per i guasti agli impianti di riscaldamento delle carrozze, per l’assenza pressoché totale di servizi igienici”. “Le precarie condizioni di viaggio – prosegue Tidei – diventano addirittura disastrose nel periodo di maggio-ottobre quando migliaia di croceristi provenienti dal porto di Civitavecchia, spesso con al seguito pesanti valigie, raggiungono Roma via treno in orari già congestionati dalla presenza dei pendolari, trasformandoli in veri e proprie carri bestiame, privi delle più elementari norme di sicurezza e di igiene; l’offerta di trasporto in direzione Roma, in particolare tra le 7.00 e le 9.00, appare da anni del tutto insufficiente”. Anche la Carta annuale “tuttotreno Lazio” al costo di 150 euro, con cui si permette l’accesso dei pendolari abbonati Metrebus a tutti i treni Intercity-Eurocity della linea, si è rivelata secondo l’esponente del Pd “un autentico boomerang poiché, nonostante l’assoluta assenza di offerta di treni veloci da Civitavecchia per Roma nella fascia pendolare del mattino (6,00-9,00), non è stata prevista una forma di abbonamento unidirezionale della Carta, facendo così facendo pagare per intero ai cittadini-utenti, come bidirezionale, un servizio che Trenitalia garantisce di fatto solo al 50%. Soluzioni che suonano mediaticamente bene ma che si rivelano soltanto fumo negli occhi”.
Tidei ricorda come già nel 2000/2001, in qualità di membro della IX Commissione (Trasporti) della Camera, chiese insieme alle Istituzioni locali l’attivazione di un tavolo di confronto con la stessa società Trenitalia, la Regione Lazio e il Comitato pendolari, “affinchè si potesse individuare una rapida e concertata soluzione delle problematiche proposte, cosa mai avvenuta. Purtroppo dopo dieci anni la situazione non è affatto migliorata; l’Assessore Regionale ai Trasporti Lollobrigida a mezzo stampa e nelle occasioni in cui fa visita al nostro territorio non fa altro che sponsorizzare soluzioni, interventi risolutivi e idee che di fatto non hanno mai avuto seguito ma che anzi hanno peggiorato la situazione.
“Di fronte quindi alla totale indifferenza dell’Assessore Regionale ai trasporti Lollobrigida e della società Trenitalia” Tidei chiede “quale iniziative concrete ed improcrastinabili intenda assumere prima che la situazione arrivi ad un punto di non ritorno con conseguenze drammatiche ed irreparabili per l’intera ‘massa dei pendolari’ che quotidianamente si ammassano sulle carrozze ferroviarie”.