Bosco Enel. “Il vero rappresentante del partito del no è Moscherini”

centrale tvnCIVITAVECCHIA – Il “niet” di Moscherini alla realizzazione del bosco Enel sotto la centrale di Torre Valdaliga Nord provoca la risentita reazione anche delle forze ambientaliste cittadine, dure nel contestare le parole del primo cittadino. Comitato NaturAlmente, Forum Ambientalista e Italia nostra ricordano infatti come il bosco, essendo  un intervento compensativo prescritto nelle autorizzazione all’esercizio della centrale,  “è  un obbligo di legge, e non provvedimento dipendente dal libero arbitrio di un semplice Sindaco”. “Affermare ciò – dichiarano in un comunicato congiunto Massimiliano Di Grado, Simona Ricotti e Roberta Galletta – è, non solo fare falsa informazione, ma sintomo di quell’arroganza e di quella disonestà intellettuale che sempre più caratterizza la gestione della cosa pubblica a livello locale. Viene spontaneo domandarsi come mai il Sindaco, che, in nome di un presunti benefici occupazionali, addita a partito del No quanti si oppongono ai progetti da lui proposti, tutti peraltro caratterizzati da gravi ripercussioni ambientali, sia poi in prima fila nell’opporsi ad un progetto la cui realizzazione comporterebbe, questo si, un respiro di sollievo alla disastrata situazione occupazionale cittadina, senza per questo danneggiare ulteriormente l’ambiente ed anzi migliorando la qualità di vita dei cittadini”.
I tre ambientalisti definisco poi “patetiche” le argomentazioni addotte dal Sindaco a supporto di tale contrarietà quali la preoccupazione per dove i Civitavecchiesi porteranno i propri figli a passeggiare; così come la necessità di istituire un oasi, “che il WWF – ricordano – esperto di tale materia ha già ben chiarito non realizzabile, in area già naturalmente caratterizzata come boschiva”.
“Moscherini – concludono  Di Grado, Ricotti e Galletta – si mostra per quello che veramente è: il rappresentante del vero partito del no, in quanto partito della rinuncia: la rinuncia a tutelare la salute della popolazione e la qualità dell’ambiente dalla prepotenza di quanti considerano tali aspetti variabili dipendenti del proprio profitto aziendale”.