Ancora critiche sui Piani Integrati

congresso polo civicoCIVITAVECCHIA – Ancora prese di posizione contro l’approvazione dei Piani integrati all’indomani del Consiglio comunale di ieri.
Secondo il Movimenti Cinque Stelle “ben sedici consiglieri hanno votato per la lottizzazione dei territori adiacenti al porto, condannando il mare e la città di Civitavecchia a tonnellate di cemento e speculazione”, invitando poi alla lettura di un articolo apparso ieri sul sito Repubblica.it e relativo alle dinamiche di costruzione ed ampliamento del porto di Civitavecchia (http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/16/news/civitavecchia_il_porto_e_gli_amici_del_salaria_village-4100613/). I grillini locali ritengono non più sostenibile questo tipo di politica urbanistica e si dichiara contro “ogni ulteriore cementificazione del nostro territorio”, trovando “inaccettabile il comportamento di chi, nonostante la delega da parte dei cittadini, sia stato in grado di tradire le aspettative ambientali della città”.
Boccia l’adozione dei Piani Integrati da parte delle larghe intese l’ormai ex alleato Polo Civico che, come il Pd, annuncia ricorsi “avverso le decisioni che reputeremo non conformi alla legge”. “Perchè, con i piani integrati – spiegano dal Direttivo del movimento – si spacciano per riqualificazione urbanistica e migliore utilizzo del territorio alcune soluzioni edilizie che favoriscono lo sfruttamento intensivo del suolo, che arricchiscono solo chi costruisce senza assicurare vantaggio alcuno ai cittadini. Non si fa altro, con tali misure, che infittire oltre ogni limite le aree edificate, annullare i pochi spazi ancora liberi, acuire gli scompensi tra le varie zone cittadine, consumare il terreno con la progressiva cementificazione. Lasciando non altro che pesanti inconvenienti una volta terminata quel po’ di occupazione offerta dal cantiere. Non è certo questo il rapporto tra urbanistica e territorio che noi del Polo civico auspicavamo per Civitavecchia quando, per evitare che essa soccombesse alla pressione costante della speculazione edilizia, invitavamo a governare il fenomeno della crescita dell’abitato attraverso un autentico strumento urbanistico, evitando di ricorrere sistematicamente alle varianti e alle varianti delle varianti al Prg”.
Parole dure anche dall’esponente del Psi Mario Michele Pascale, che definisce i Piani Integrati “la cementificazione selvaggia di larga parte del nostro territorio”. “Si è trattato – commenta – di un pacco regalo con tanto di fiocchetto sopra per palazzinari vecchi e nuovi, approvato, contro ogni buon senso e con molti dubbi sulla legittimità del provvedimento, ‘con urgenza’ da un’amministrazione giunta agli sgoccioli. Per fortuna le elezioni sono vicine”.