Ancora precaria la situazione nell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia

ingresso portoCIVITAVECCHIA – E’ ancora precaria la situazione nell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia. L’ennesimo allarme viene lanciato dalla Uilpa Dogane Lazio in una nuova lettera all’Agenzia delle Dogane in cui si ribadiscono i pesanti effetti causati da una carenza di organico di 30 unità rispetto alla pianta organica prevista dall’Agenzia cittadina.
“La difficoltà di assicurare comunque il regolare svolgimento di tutti i servizi – afferma il segretario della Uilpa Virgilio Tisba – viene oggi ulteriormente aggravata dal considerevole taglio dei fondi destinati alla retribuzione delle prestazioni di lavoro straordinario. Di fatto, la Direzione Interregionale del  Lazio e Abruzzo, per l’anno 2011, ha assegnato ai dipendenti dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia un monte ore pro-capite mensile che risulta certamente non adeguato alle esigenze dell’Ufficio”.
Tisba sottolinea come la maggior parte del personale dipendente ha aderito volontariamente ad una turnazione che permette all’Amministrazione di coprire l’orario di apertura comunitario dell’Ufficio, previsto dalle 08.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì e dalle 08.00 alle 14.00 per la giornata del sabato, oltre naturalmente ad assicurare i servizi nelle giornate festive.
“Resta comunque il fatto – prosegue – che il Porto di Civitavecchia, classificato come “porto di rilevanza internazionale”, ha la necessità, come porto di confine, di assicurare l’apertura dei varchi H24; per tale motivo, accade spesso che si verifichi l’esigenza di prolungare gli orari di servizio. E’ opportuno infine ricordare che, attualmente, il personale della Dogana è impegnato anche in altri compiti istituzionali, quali ad esempio, le verifiche esterne presso le ditte, che comportano un notevole impiego di tempo e risorse umane”.
La Uilpa Digane Lazio ritiene quindi indispensabile che l’Agenzia delle Dogane proceda ad una integrazione dei fondi destinati all’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, “in modo da evitare possibili disservizi che potrebbero nuocere gravemente sull’operatività portuale, e al contempo impedire all’Ufficio di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Amministrazione”.