Fahrenheit 451 è uno dei classici della fantascienza distopica. Protagonista è il “milite del fuoco” Guy Montag il cui compito è bruciare i libri banditi dal regime. Questa azione è coadiuvata da inquietanti dispositivi tecnologici di monitoraggio e sorveglianza, tra i quali il feroce “segugio meccanico”, messi a punto per coadiuvare i pompieri nel loro lavoro.
I roghi dei libri realizzati dai “Militi del fuoco” possono essere interpretati non solo come censura degli Stati autoritari o totalitari, ma anche come limite alla libertà di espressione negli Stati democratico-pluralistici, con riferimento a nodi problematici di grande attualità, quali la libertà di insegnamento nella scuola pubblica e la criminalizzazione di azioni d’odio verso le minoranze.
La domanda che Fahrenheit 451 sembra rivolgere al diritto, in ultima analisi, ruota intorno al rapporto tra libertà e autorità e alla determinazione delle condizioni di convivenza tra diversi nelle società pluraliste contemporanee