Tarquinia. Il M5S accusa Palmini: “Perché non si discute la nostra mozione?”

consiglio comunale tarquiniaTARQUINIA – Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia chiede l’adozione di un “Piano annuale di monitoraggio chimico-batteriologico autonomo del fiume Marta”. Una richiesta formalizzata attraverso una mozione depositata in Comune lo scorso 22 settembre dal consigliere comunale Cesare Celletti , che contesta tuttavia la decisione del presidente del Consiglio Palmini di non inserire tale mozione tra i punti all’ordine del giorno per la massima assise convocata il prossimo venerdì 28 settembre.
“Un fatto grave – commenta Celletti – se si tiene conto che l’avviso della convocazione è stato inviato, via e-mail, dalla Segreteria generale ai consiglieri, il giorno lunedì 24 settembre 2012 alle ore 16, 54. La norma, ignorata da Palmini, è contenuta nel regolamento del Consiglio comunale (art. 51, comma 1) e recita: ‘Le Mozioni e gli Ordini del Giorno devono essere presentati per iscritto al Presidente del Consiglio Comunale, sottoscritti dal Consigliere proponente e sono iscritti nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale della prima seduta utile, salvo quanto previsto dall’art. 47 bis del presente Regolamento’. È quindi chiaro che, nonostante la mozione sia stata depositata in precedenza alla diffusione dell’avviso per la convocazione della seduta del Consiglio di venerdì, il presidente Palmini ha bellamente ignorato sia la volontà del Movimento 5 Stelle di contribuire alla risoluzione delle annose questioni riguardanti le problematiche condizioni delle acque tarquiniesi, sia il regolamento del Consiglio comunale di cui, lui stesso, dovrebbe essere primo garante”.
“Al presidente Palmini – prosegue Celletti – deve essere addebitato, evidentemente, un uso non propriamente corretto ed equo del regolamento del Consiglio comunale visto che egli lo invoca, ad esempio, quando interessa come strumento per non rendere agevole la partecipazione dei cittadini alle sedute della massima assise amministrativa della città, convocandole alle ore 8,00, salvo poi farne oggetto d’indifferenza quando, per colpevole distrazione o inadempienza vera e propria (ce lo spiegherà prima o poi), non iscrive nell’Ordine del Giorno una legittima mozione, legittimamente deposita per essere discussa e votata nei tempi previsti dalla norma”.