Ladispoli. Zona artigianale: acque agitate in maggioranza

Tonino BittiLADISPOLI – Acque agitate nella maggioranza per la delibera di imminente discussione in Consiglio comunale sulla zona artigianale. Un testo che non raccoglie assolutamente i consensi dei Consiglieri comunali Massimo Astolfi, Francesca Di Girolamo e Roberto Garau, dell’Assessore Tonino Bitti (nella foto), e dei Delegati del Sindac Amico Gandini, Alessandro Putero e Carmine Armento, che spiegano: “Questa delibera propone il cambio di destinazione d’uso dei fabbricati  destinati a servizi, la cosiddetta ‘stecca servizi’ (bar, mensa etc.),cambiando la destinazione ad Artigianale e commerciale, in questo modo stravolgendo l’obbiettivo iniziale che era quello di dare dei servizi a tutta l’area”.
“Ladispoli – proseguono – è una città che aumenta di circa 1000/1500 abitanti all’ anno, ogni giorno 10000 pendolari si spostano principalmente verso la Capitale per lavoro. Questa situazione è frutto soprattutto della scarsa possibilità di lavoro che c’è nel nostro territorio e la disoccupazione è  rilevante. Quello che secondo noi andrebbe fatto è creare una sinergia tra imprenditori,artigiani,commercianti, che non cerchino solo furbe e facili soluzioni per i loro investimenti ,ma sostenere idee e progetti di più ampio respiro,con una priorità su tutte creare occupazione e coinvolgere soprattutto i giovani del territorio. Così è stato quando si è creata la zona artigianale, con gli sforzi congiunti delle imprese locali, la regione Lazio (nella vecchia zona) e il comune di Ladispoli,si è realizzata una realtà imprenditoriale, non a caso si chiama Piano di intervento Produttivo,  invidiata e presa come esempio nel comprensorio, ottenendo due risultati. Il  primo ha dato la possibilità agli imprenditori di ampliare la loro attività creando posti di lavoro, il secondo ha liberato il centro urbano da attività inquinanti. Inoltre si èra deciso di far realizzare e gestire delle strutture sempre dagli stessi artigiani  destinate a servizi  che completassero anche qualitativamente l’intero insediamento produttivo. Ma la delibera che sta per essere presentata alla votazione del Consiglio Comunale non va più  in questa direzione”.
Ma oltre al merito i sette esponenti di maggioranza criticano anche il metodo, lanciando un chiaro segnale al Sindaco Paliotta. “Critichiamo il metodo di  portare avanti le scelte senza averla discussa  con le altre forze politiche della maggioranza, mentre nel merito siamo contrari perchè permetteremmo di trasformare una pianificazione logica condivisa a suo tempo ed oggi stravolta per volere di pochi.  Ancora una volta ci si trova ad approvare provvedimenti senza il necessario confronto politico. Riteniamo che ‘la stecca servizi’, così come concepita nelle intenzioni onorevoli originali, rimanga con lo scopo di prevedere attività adibite a servizi per gli artigiani e loro clientela, come ad esempio bar, banca, ufficio postale,  negozi e uffici funzionali alle attività artigianali e quanto possa essere utile per questa area produttiva”.