Ladispoli. “I conti della raccolta differenziata non tornano”

Campane raccolta differenziataLADISPOLI – I conti non tornano nella gestione dei rifiuti e, in particolare, nella raccolta differenziata. Ne è convinto il “Comitato Ladispoli pulita” che sottolinea come la politica delle gestioni in affidamento, nel corso degli anni, “non ha permesso  di  costruire un progetto a lungo termine che consentisse di ampliare la raccolta differenziata in una corretta filiera nella raccolta dei rifiuti, chiedendo per questi servizi costi notevoli.”
Poco più di un mese fa l’affidamento con procedura d’urgenza  è stato dato come noto ad un’altra azienda, la società, Massimi, interrompendo così  i rapporti con l’Ama. “In questi giorni – proseguono dal Ladispoli pulita – con la Società Selleri Ambiente S.r.l, si sta mettendo a punto il capitolato della gara che l’amministrazione vuole indire. Capitolato peraltro già passato in una seduta delle Commissione Consiliare Ambiente.  Il documento  prodotto  comprende un  dettagliato conteggio nell’applicazione della raccolta differenziata porta a porta, comparata su tre livelli di percentuale applicata: 15% (attuale) 50% e 100%. Con un esito finale nell’ultimo esempio, cioè l’applicazione del 100% di raccolta differenziata, assai deficitario per l’amministrazione avendo tra costi e ricavi, al termine del primo anno,  un passivo di parecchie migliaia di euro.”
Esito che ha portato a quanto pare alcuni esponenti dell’amministrazione ad esprimere  parere negativo nella possibilità di attuare un ampliamento del porta a porta in città. Il “Comitato Ladispoli pulita” ha deciso di acquisire la documentazione e rifare i conteggi sui calcoli sui numeri prodotti dalla Selleri S.r.l., arrivando a risultati diversi. E chiedendo dunque “di aprire un tavolo di confronto con l’amministrazione, con i tecnici e con il direttore del Comune che se ne sta occupando, per approfondire l’argomento, dove cercheremo di capire se l’errore è nei nostri conteggi o in quelli dell’azienda incaricata.”