Mai come quest’anno la festività di Halloween è stata sentita e festeggiata anche da noi in Italia e mai come quest’anno la Chiesa cattolica si è scagliata contro di essa, intimando ai propri fedeli di non partecipare a questaricorrenza, apostrofata con le accuse più varie. In parte la Chiesa ha tentato di organizzare eventi alternativi come veglie e pellegrinaggi, a Sabbio di Dalmine (Bg) si è addirittura vietato l’accesso negli spazi parrocchiali per i mascheramenti non in linea con la tradizione cattolica. L’opinione più diffusa è che Halloween sia una festa di derivazione pagana che si pone in alternativa a quella cristiana dei morti e ne oscuri la luce. L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, sul Corriere della Sera, critica il fatto che le ricorrenze della Chiesa siano “contaminate da Halloween, festa che non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte. E che anzi in prossimità delle feste dei santi e del suffragio dei defunti rischia sul piano educativo di snaturarne il messaggio spirituale, religioso, umano e sociale. Halloween fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore”, sentenzia. Monsignor Tarciso Bertone di Genova invece così ha dichiarato: “Io vorrei – ha ammonito il prelato – che i genitori, i parenti e le famiglie usassero lo stesso dispendio di energie, di tempo e di soldi dedicato ad un evento insensato come quello di Halloween per educare ai valori veri, come quelli della comunione dei santi e dei defunti”. Padre Gabriele Amorth invece la fa da padrone su internet, su facebook in particolare, dove sono state riprese le sue parole: “Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l’uso della ragione e sia sempre più malata. Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi”, per corredare link contro Halloween. È stata anche aperta una pagina del social network più famoso del mondo per il racconto di una suora cattolica, autodefinitasi ex satanista guarita grazie a numerosi esorcismi e un viaggio miracoloso a Medjugorje, per descrivere i dettagli dei riti officiati ad Halloween: “Tra fine ottobre e inizio novembre, ossia nelle notti precedenti Halloween (31 ottobre) e la memoria dei Defunti (2 novembre), c’era poi l’unico appuntamento in un cimitero, dove profanavamo delle tombe e ne rubavamo le ossa, facendo uno specifico rituale che alla fine le distruggeva”. A chi, girando per la Rete negli ultimi giorni, non è capitato di leggere frasi del tipo: “Io sono cristiano e non festeggio una festa pagana che annuncia la morte con mostri, scheletri e maschere schifose…io festeggio la vigilia della festa di tutti i santi e annuncio non la morte ma la vita…ricordando ad ogni persona che è luce e non tenebra…vita e non morte!”? Dire che regna una gran confusione al riguardo è un tenero eufemismo. Vediamo di fare un po’ di ordine. Innanzitutto paganesimo e satanismo sono due concetti estremamente diversi, basti pensare che nel paganesimo satana non esiste neppure, il diavolo è un concetto cristiano, come potrebbe un pagano, nella cui religione satana non esiste, adorarlo? E poi, basta mettersi una maschera da vampiro per adorare satana? I pagani il 31 ottobre festeggiano Samhain, ovvero il capodanno celtico, da Sam- fuin, fine dell’estate. Samhain aveva così poco a che fare con gli spiriti maligni che addirittura nei villaggi si spegnava ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio. Il rito consisteva infatti nello spegnere il Fuoco Sacro sull’altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente per simbolizzare l’arrivo del Nuovo Anno. Quando poi i romani sottomisero i Celti e, più tardi, la Roma cattolica cercò di convertire i Celti pagani, la Chiesa, nel settimo secolo d.C., spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al 1 Novembre, in modo da inglobare gli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell’autunno, onorando in questa giornata tutti i morti e non più solo i primi santi cristiani, rafforzandone l’associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell’anno infestata dagli spiriti per tutta una serie di motivi circostanziali propri del Capodanno e quindi dei confini spazio-temporali. È proprio per ingannare questi spiriti, che con il tempo hanno assunto una caratterizzazione diabolica e malvagia a causa delle accuse della Chiesa, ad Halloween ci si traveste da mostri e altre creature maligne. Forse, nonostante la difensiva-offensiva della Chiesa, in un periodo di crisi mondiale, di ansia per il futuro e agitazione costante per il presente, essere un po’ meno allarmisti e tragici e riuscire a rilassarsi e divertirsi un giorno in più, creando feste nel proprio paese come è stato fatto in maniera lodevole nel nostro comprensorio, Tarquinia in primis, non può fare che bene.
Francesca Ivol