E’ l’anno del turista parsimonioso

spiaggia s. marinellaSANTA MARINELLA – Basso profilo per il villeggiante a Santa Marinella, che non rinuncia alle vacanze ma le gestisce con parsimonia. Risparmia dove possibile, si porta i viveri da Roma, in spiaggia un lettino in due e borse frigo per la merenda, bicicletta al posto della macchina e aria aperta invece che negozi e centri commerciali. “La crisi c’è e si fa sentire”: così numerosi commercianti della Perla del Tirreno riassumono la situazione attuale nel paese.  “Ormai le cose stanno così – commenta un negoziante del centro cittadino –  non possiamo che prenderne atto e adeguarci cercando di non rimetterci troppo”. Sembra proprio che il bilancio di questa prima mezza estate non sia dei migliori, ma “c’è di peggio”, aggiungono in molti. Il settore che sta soffrendo più degli altri è quello dell’abbigliamento, ferito a morte dal proliferare di negozi “dei cinesi”, presso cui la gente si reca per comperare vestiti e calzature a poco prezzo preferendo cambiarle spesso dopo la rottura che acquistare un prodotto più duraturo ad un prezzo superiore. A farne le spese è soprattutto l’alta moda. “Le cose non vanno benissimo neanche per noi – dichiarano le proprietarie di un noto negozio di moda – si vende bene solo in occasione di cerimonie importanti. Le persone, anche se non hanno soldi, mangiano pane e cipolle ma non si presentano mai ad un matrimonio indossando due volte lo stesso vestito”. Perfino i bar stanno avendo problemi, c’è addirittura chi chiude prima perché, dichiara, “tanto non guadagno e allora a una certa ora chiudo. Le persone comprano al supermercato perché costa meno”. Nelle stesse acque navigano anche i negozi alimentari e supermercati, che fatturano grazie alle offerte speciali,  frutterie e macellerie: “Gli anni scorsi c’era molta più gente – commentano i proprietari di una macelleria e una frutteria – quest’anno vengono solo il sabato e la domenica, si portano la spesa da Roma o vanno fuori a mangiare e da noi non comprano”. Rispetto al 2010 quello che si nota però è una maggiore organizzazione. È come se la popolazione fosse scesa a patti con la crisi, accettandola, e agisca di conseguenza cercando di fare ugualmente le proprie vacanze ma con alcuni accorgimenti che permettono di risparmiare notevolmente. Ecco che il flusso turistico si concentra tra il venerdì e la domenica sera seguendo il fenomeno della “vacanza mordi e fuggi”. Si è detto addio alle ferie di un mese, si è rinunciato a quelle di due settimane e i sacri sette giorni di vacanza si preferisce passarli all’estero. Se proprio bisogna spendere un po’ di soldi si preferisce infatti farlo lontano di casa. Per una cittadina che vive di turismo questo significa essere in difficoltà, vedere le case estive sfitte o affittate per breve tempo e da più persone. Sono soprattutto famiglie o gente anziana a venire a Santa Marinella, che vede invece fuggire i giovani alla volta di mete più “vive”. Eppure tutto sommato il Paese sembra essersi organizzato meglio dello scorso anno, i prezzi sono leggermente diminuiti, le attrazioni sono aumentate, le iniziative anche, i servizi offerti migliorati. Le tasse per i commercianti sono alte, il personale ridotto all’osso, il lavoro sproporzionato rispetto al guadagno, si arrangiano come possono assumendo giovani studenti nei fine settimana ma gli affari di certo non sono d’oro. Migliore è la situazione nei negozi specializzati che non seguono la curva di mercato o le mode passeggere o vacanziere e nel settore dell’estetica: parrucchieri, saloni di bellezza e centri benessere sono ancora molto frequentati sebbene un leggero calo si sia fatto sentire anche lì. Abbastanza bene il settore della ristorazione, dove però ci si è adeguati alla crisi proponendo menù fissi o turistici e diminuendo la varietà dell’offerta. “C’è la tendenza – sostengono i ristoratori della Perla – a prendere un primo in due, o un secondo in due, a dividere l’antipasto, oppure a buttarsi sul menu pizzeria che costa di meno, però la gente ci va fuori a mangiare, il sabato sera è sempre tutto pieno. La domenica a pranzo di meno invece, preferiscono mangiare un panino al mare, ma il sabato sera è pieno ovunque”. Nonostante le oggettive difficoltà comunque, Santa Marinella sembra essere sulla strada giusta per una seria ripresa; certo il cammino sarà lungo e difficoltoso ma si confida nella provvidenziale discesa dopo la salita.

Francesca Ivol