“Civitavecchia polveriera sociale in procinto di esplodere”

CIVITAVECCHIA – Non è il primo. Non sarà probabilmente nemmeno l’ultimo. Ma il nuovo allarme sociale che lancia la Cgil è sintomatico di una situazione di crisi nel nostro territorio che rischia veramente di deflagrare incontrollato senza adeguate risposte da parte delle istituzioni. Tanto che lo stesso sindacato parla senza mezzi termini di “polveriera sociale in procinto di esplodere”.
“Ieri ed oggi abbiamo registrato la rumorosa protesta, davanti il Comune di Civitavecchia, di persone ‘senzatetto’ e dei cosiddetti ‘borsisti’, senza alcuna forma di lavoro e di sussidio ormai da tantissimi mesi – afferma il segretario territoriale Cesare Caiazza – Nei prossimi giorni, in ragione dell’assenza di certezze per l’oggi e per il futuro, evidenziamo il rischio che possano riprendere azioni di mobilitazione dei lavoratori impiegati nelle attività della Privilege. Nel mentre continuiamo ad essere preoccupati per tante altre vicende connesse alla crisi del lavoro nel Porto e nel territorio, che coinvolgono complessivamente migliaia di lavoratori. Le OO.SS. di categoria hanno proclamato lo Sciopero dei comunali per il giorno 11/3, su temi attinenti al fondo accessorio e quindi al salario dei lavoratori e lo stato di agitazione dei dipendenti di HCS e Città Pulita. Il 6 marzo si fermerà il Porto di Civitavecchia in ragione dello Sciopero nazionale, indetto dalle categorie dei trasporti che esprimono forti perplessità e timori nei confronti della Riforma dei Porti, sulla quale sta lavorando il Governo e che potrebbe impattare negativamente proprio sul lavoro. Il tutto in un contesto segnato, per quanto attiene al comprensorio di Civitavecchia, da livelli di disoccupazione già oggi socialmente insopportabili (oltre il 15% il dato Istat al 2013, appesantito da una ‘fascia di popolazione’ in età da lavoro marcatamente più bassa rispetto alle medie nazionali e regionali) e da una inesorabile e progressiva decrescita delle imprese. Per rendere ancora più complicata e grave la situazione intervengono la tassazione (tra le più alte in Italia) che colpisce i redditi delle persone e delle famiglie civitavecchiesi e la pessima qualità dei servizi pubblici locali resi ai cittadini”.
Di fronte a questo quadro tuttavia la Cgil afferma di non voler scivolare nella facile tentazione di addossare tutte le responsabilità all’attuale Amministrazione comunale, riconoscendo la situazione di grave difficoltà economica e gestionale nella quale versa il Comune “riconducibile alle scellerate politiche delle precedenti amministrazioni, in particolare quella del Sindaco Moscherini”..
Allora, che fare? “Cgil Cisl Uil territoriali e regionali – prosegue Caiazza – hanno chiesto l’apertura di un Tavolo urgente e straordinario con gli assessorati della Regione Lazio al Lavoro, allo Sviluppo e alla Formazione per affrontare la grave crisi economica e del lavoro che segna il territorio e costruire progetti capaci di valorizzare le enormi potenzialità presenti, a partire dal Porto, dal Polo Energetico oltre che dalle Terme e dalla necessità di bonificare, riqualificare e sviluppare celermente l’enorme area nella quale operava lo stabilimento Italcementi. Nel mentre, dopo aver avviato il confronto con l’Autorità Portuale, oltre che sulla programmazione e lo sviluppo anche per gestire alcune situazioni di criticità connesse al lavoro nel Porto; chiediamo al Sindaco di Civitavecchia tre cose che possono essere fatte per abbassare il clima della tensione sociale in atto e per dare alcune prime risposte (in attesa di soluzioni più strutturate) rispetto a situazioni di grande disagio e disperazione sociale: si trovino subito le risorse necessarie (parliamo di cifre non notevoli) per dare almeno una boccata d’ossigeno, in termini di intervento sociale, nei confronti dei cosiddetti borsisti; venga convocata una riunione con tutte le OO.SS. di categoria, sotto l’egida del Sindaco, per provare a trovare intese sui fondi accessori, evitando lo sciopero dei lavoratori comunali che, qualora rimanesse confermato, trascinerebbe inevitabilmente una conflittualità anche del livello confederale sindacale nei confronti dell’amministrazione; si provveda a convocare subito, come del resto già c’è stato informalmente partecipato di voler fare da parte dell’assessore al lavoro, una riunione di tutte le OO.SS. per riprendere il confronto sul risanamento, la riqualificazione ed il rilancio delle municipalizzate”.