Cerveteri. Signora disabile senz’acqua da dieci giorni

acqua signora disabileCERVETERI – “Prima del 18 luglio non possiamo farle nulla”. Così dieci giorni fa si è sentita rispondere, dai dipendenti di Acea Ato 2, una signora di Cerveteri disabile (al 100%) quando, affrontando un viaggio con i mezzi pubblici e con una temperatura di 30° all’ombra, si è recata a Roma in Via Ostiense. Per dieci giorni, dunque, per la signora in questione niente acqua e solo rifornimenti con mezzi di fortuna, come taniche presso la fontanella di via Todi a Cerenova. A riferire il fatto è la portavoce della lista civica Levantes, Bruna Di Berardino, che commenta: “Belli i tempi di quando per stipulare un contratto di utenza idrica, da Cerenova (dove abita la signora in questione) si andava in Via del Vicolo Cieco (poi Vicolo Sollazzi) a Cerveteri, e la Sicea (società prevalentemente comunale), capendo tutti i disagi che avrebbe avuto una signora disabile, accelerava la pratica del nuovo contatore. E’ sicuro il nostro sindaco che era così necessario e urgente passare ad Acea Ato 2? Sicuramente la malapolitica degli ultimi 5 sindaci che hanno governato Cerveteri, qualche situazione di ‘urgenza’ l’hanno creata, ma rinunciare alla gestione di ben 4 fonti di acqua (di proprietà comunale) per far ‘ingrassare’ una società privata mi sembra veramente il colmo di tutti i colmi”.
“Devo dire – prosegue la Di Berardino – che la questione della fonte di acqua regalata dal comune di Cerveteri (1970) al comune di Ladispoli non mi dà più fastidio, anzi, allo stato dei fatti c’è da dire che è andata meglio così, almeno questo prezioso bene (una fonte di acqua) resterà pubblica a beneficio dei cittadini (di Ladispoli). Pertanto, con tutta la sincerità che sempre mi distingue dalla maggior parte dei politici, sento di fare vivi complimenti al sindaco ladispolano Crescenzo Paliotta che sta, veramente, difendendo l’acqua pubblica con tutti i mezzi”.