Bce, Lagarde fa pressione sull’Italia perché ratifichi il MES

Nel caso in cui la Germania ratificasse la riforma del Mes Fondo salva stati, “l’Italia resterebbe l’unica a non ratificare“. E’ quanto ha detto E’ quanto ha confermato Christine Lagarde, rispondendo a una domanda nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi arrivato mezz’ora prima. La Bce, ha sottolineato Lagarde ricordando l’appoggio della banca centrale europea all’Unione bancaria, spera che “l’Italia ratifichi a breve” la riforma.

Da segnalare che nella giornata di ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto che prima di procedere alla ratifica della riforma del Mes c’è bisogno di “un adeguato e ampio dibattito in Parlamento”.

Nel rispondere al Question Time alla Camera, Giorgetti ha detto che il Mes “appare una istituzione in crisi e per il momento in cerca di una vocazione, un’istituzione impopolare.

Per la prima volta, Lagarde ha parlato apertamente di entrare in territorio restrittivo onde produrre un rallentamento dell’inflazione nel lungo periodo e ha preavvisato i mercati di attendersi nuovi rialzi di 50 punti base – anziche’ di 25 come previsto da molti analisti fino a poche ore – in occasione delle prossime riunioni. Dunque, certamente un nuovo rialzo di mezzo punto a febbraio e molto probabilmente un altro a marzo quando partirà anche la riduzione del bilancio della Bce tramite un minore reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza nell’ambito del App. Il ritmo di tale riduzione – ha spiegato Lagarde – sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo.

Per l’inflazione la Bce prevede ora una crescita dell’8,4% nel 2022, del 6,3% nel 2023, del 3,4% nel 2024 e del 2,3% nel 2025. A settembre gli esperti della Bce avevano previsto una crescita dell’inflazione dell’8,1% nel 2022, del 5,5% nel 2023 e del 2,3% nel 2024. Per quanto riguarda il Pil, lo staff Bce vede la crescita 2022 al +3,4%, 2023 a +0,5,%, 2024 a +1,9% e 2025 a +1,8%. Nella precedente proiezione di settembre, gli esperti della Bce avevano previsto una crescita del Pil dell’eurozona al ritmo del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell’1,9% nel 2024.