“Paesaggi d’Arte”. I ghiacciai al Festival delle Scienze

Lo scorso lunedì è stato inaugurato all’Auditorium di Roma un’interessante manifestazione dedicata alla scienza e promossa dal National Geographic: si intitola FESTIVAL DELLE SCIENZE – LE CAUSE DELLE COSE. Impossibile per me illustrarne i contenuti in queste poche righe, tante sono le iniziative e gli incontri in cartellone. Posso più facilmente allegare i link dell’evento con il programma dettagliato che vi invito a scorrere con attenzione perché è abbastanza complesso. I molteplici appuntamenti per grandi e piccoli sono inquadrati in tante forme di intrattenimento: mostre, conferenze, laboratori, concerti. Ma non solo, perché il Festival ha un’interessante estensione cronologica e logistica nel progetto EUREKA! NELLE BIBLIOTECHE che, partito il 21 marzo, coinvolge ben 24 biblioteche di Roma con 200 incontri gratuiti fino al prossimo 22 aprile, chiusura generale dell’intera manifestazione articolata in 6 macro-sezioni: Astronomia e astrofisica, Fisica, Benessere/Salute Ambiente, Scienze naturali, Matematica, Linguaggi della Scienza.

 

 

 

Troverete di tutto pagando un biglietto di ingresso dal costo simbolico, 3 euro: osservazioni astronomiche, lezioni al planetario, convegni, proiezioni di documentari e di film, oltre a molti laboratori gratuiti per bambini e ragazzi. Qualche esempio? Pinguini su Marte, laboratorio teatrale per i bambini di almeno 3 anni, attività didattiche con il Planetario, laboratori naturali sui circoli polari artici per bambini di almeno 10 anni, giochi con i LED, laboratori sui terremoti, sui vulcani, sulla robotica, abbiamo da scegliere.

Anche il programma delle conferenze è corposo e molto vario grazie alla collaborazione di divulgatori e studiosi d’eccezione, italiani ed esteri.

Questo il link del Festival.

https://www.auditorium.com/rassegna/national_geographic_festival_delle_scienze-18253.html

Questo il programma generale con tutti gli appuntamenti, si conclude domenica: https://www.auditorium.com/uploads/ckfile/201804/Programma_Festival_Scienze-NG2018_05110716.pdf 

 

E veniamo alle mostre di questo Festival, la sezione che mi interessa più da vicino. E’ possibile visitarne due in contemporanea e ne vale la pena.

Della mostra PHOTOARK, la strabiliante raccolta di ritratti animali tra le specie a rischio di estinzione, a cura del celebre fotografo del National di Joel Sartore, ho già parlato qualche settimana fa. La mostra è a pagamento e potete rileggere le mie impressioni piuttosto positive in questo link:

https://www.centumcellae.it/cultura/paesaggi-di-luce-stelle-e-stalle/

Con gli stessi pregi legati alla qualità delle stampe ed allo spessore del tema ci viene proposta una seconda mostra, ancora più spettacolare a fronte di un invitante ingresso gratuito. Riguarda l’ormai famoso lavoro di Fabiano Ventura intitolato SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI, divulgato su riviste e media di tutto il mondo. Chi legge la mia newsletter sa bene che seguo da tempo e con attenzione i risvolti di questo colossale progetto scientifico che il giovane fotografo-alpinista sta realizzando da anni con il supporto di sponsor e collaborazioni scientifiche di livello mondiale. Perché è proprio questa, quella planetaria, la scala della sua indagine volta a documentare lo stato di salute dei ghiacciai più imponenti del pianeta.

Sono state effettuate a ritmo serratissimo già 4 spedizioni tra il 2009 e il 2016, in Karakorum, in Caucaso, in Alaska, sulle Ande e Fabiano si sta preparando duramente, non solo dal punto di vista sportivo, per affrontare nei prossimi mesi l’impegnativa spedizione in Himalaya. Una serie strepitosa di reportages che si concluderà nel 2020 sulle nostre Alpi, tappa finale significativa e altamente simbolica.  Ventura, a valle di un accurato ed entusiasmante lavoro di archivio, va alla ricerca tutt’altro che scontata delle stesse località dalle quali sono state eseguite le riprese fotografiche di immensi ghiacciai durante esplorazioni del passato piuttosto importanti. L’obiettivo è quello di rifotografare gli stessi scenari dalle stesse postazioni per mettere a confronto l’estensione dei ghiacciai.

Un parallelismo drammatico che ci pone di fronte alla triste realtà del riscaldamento globale e dei suoi effetti sconcertanti. Il National Geographic, tra gli sponsor della prossima spedizione coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico, ospita all’interno della cornice del Festival questa mostra che raccoglie una selezione di circa 30 confronti fotografici ricavati dalle quattro spedizioni precedenti. Vi assicuro, lo dico per chi non avesse ancora visitato queste mostre itineranti, che si tratta di stampe di impressionante qualità tecnica e vividezza, per non parlare della grandiosità paesaggistica e dell’alto valore documentale.

Fabiano, per accostarsi efficacemente alle vecchie fotografie, ha utilizzato per lo più apparecchi analogici come le spettacolari, ingombranti ma affascinanti camere in grande formato senza però rinunciare ad un corposo corredo di supporti digitali per documentare al meglio l’attuale situazione. Dedicherò prossimamente uno specifico articolo alle tante novità del progetto di Fabiano ma intanto portate i ragazzi a vedere questa mostra perché fotografie di tale bellezza riescono a smuovere le coscienze molto più di tante ore di studio astratto.

 

A cura di Michele Galice