Sconfitta in Tribunale per l’Agraria e la Delmirani: nessuna diffamazione da Marco Galice e Centumcellae News

Tribunale Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Non luogo a procedere e archiviazione del procedimento. Si è conclusa così la causa per diffamazione a mezzo stampa intentata dall’Università Agraria di Civitavecchia, nella persona della Presidente pro tempore Damiria Delmirani, nei confronti dell’ex Direttore responsabile di Centumcellae News, Marco Galice. Sotto accusa un comunicato dell’Associazione contro le illegalità e le mafie Antonino Caponnetto pubblicato il 15 aprile 2022, in cui la Presidente Simona Ricotti denunciava una lunga serie di irregolarità amministrative che coinvolgevano l’ente di viale Baccelli, chiedendone il commissariamento.  Comunicato per il quale la Delmirani aveva querelato in prima battuta proprio la stessa Presidente Ricotti e le testate on line che avevano pubblicato i relativi articoli, Centumcellae News e Trc Giornale, nelle persone degli allora Direttori responsabili Marco Galice e Antonio Bandinu.

Già il Pubblico Ministero Alessandro Gentile, in fase di indagini preliminari, aveva chiesto l’archiviazione del procedimento dal momento che “il contenuto dell’articolo in contestazione rappresenta espressione del diritto di critica, apparendo nella sostanza veri i fatti evocati”. Ma l’Associazione Agraria, attraverso la Delmirani, ha successivamente presentato opposizione alla richiesta di archiviazione; richiesta accolta dal Gip Paola Petti che ha convocato le parti in causa per valutare l’eventuale rinvio a giudizio degli indagati. Al termine dell’udienza svoltasi lo scorso 23 novembre la sentenza è però stata perentoria: il Giudice Paola Petti ha confermato la richiesta di archiviazione del PM, ritenendo le sue argomentazioni “del tutto condivisibili”, poiché “risulta evidente che gli indagati hanno agito nell’esercizio nel diritto di critica”.

Il passaggio tuttavia più significativo nel dispositivo del Gip, che ha accolto di fatto la tesi difensiva dell’avvocato Cristina Riccetti e che segna una sconfitta su tutti i fronti per l’Agraria, riguarda il merito delle questioni denunciate dall’Associazione Caponnetto relativamente alla gestione dell’ente di viale Baccelli, dal momento che “nel caso di specie, certamente sono stati rispettati i limiti della scriminante, stante la rilevanza sociale dell’argomento trattato, avendo la comunità di Civitavecchia interesse a conoscere le modalità di gestione del predetto ente esponenziale… tanto più dopo le note vicende giudiziarie che avevano coinvolto il Presidente, vedendolo destinatario di misura cautelare appena pochi mesi prima della pubblicazione degli articoli in questione e perché le valutazioni su tale gestione, pur se talvolta sono state utilizzate ‘espressioni forti’, non si sono mai tradotte in attacchi gratuiti personali nei confronti del Presidente o degli amministratori”.

Ragion per cui il Gip Paola Petti ha disposto in conclusione l’archiviazione del procedimento a carico di tutti gli indagati, Ricotti, Galice e Bandinu, e l’immediata restituzione degli atti al Pubblico Ministero.

Una sentenza che consolida dunque il principio del diritto di cronaca e di critica, ribadendo non solo la legittimità ma soprattutto l’irrinunciabile valore della libertà di stampa.