La cappa invisibile

tvnCIVITAVECCHIA – Filtri a manica, meno emissioni, abbattimento delle polveri fini, migliore qualità dell’aria… sono le varie formule magiche che l’Enel e i sostenitori nostrani e forestieri del carbone hanno sciorinato come una cantilena quasi snervante per mesi e mesi al fine di convincere i civitavecchiesi che la conversione di Tvn era cosa buona e giusta. Sostenitori che peraltro, a parte l’indefesso ex Sindaco De Sio che ancora continua a dirsi orgoglioso del carbone che ci ha regalato, sembrano oggi tutti svaniti nel nulla; soprattutto chi esaltava i portentosi riflessi occupazionali della riconversione. A distanza di sette anni da quel 2003 in cui la città fu riconsegnata a tempo indeterminato allo sfruttamento energetico, che cosa è rimasto di tutte quelle formule magiche? Difficile saperlo. O forse sì, soltanto le formule chimiche delle combustioni che fuoriescono dai camini e che continuano ad avvolgere di una cappa scura e inquietante il nostro cielo e le nostre teste. Uno spettacolo raccapricciante che in giornate terse e limpide si può ammirare in tutta la sua cupezza spostandosi di qualche chilometro dalla città e osservandola da altitudini poco più elevate. La striscia marrone che abbraccia l’intera latitudine nella foto inviataci da un nostro lettore non ha bisogno di commenti. E occorre dire che non è certo uno spettacolo insolito. Semmai è quasi un’abitudine per questa città dove politica e cittadini hanno quasi imparato a convivere con la cappa oscura che filtra il nostro cielo, senza che ci sia più da stupirsi di nulla. E in effetti, che ci sarà mai da sorprendersi? Cosa ci sarà mai da dire? Nulla, assolutamente nulla. Molto meglio restare in silenzio e far dimenticare in fretta e furia le formulette magiche che ci hanno raccontato. tvn2