Folla sospetta di disabili in via Trieste

contrassegno invalidi disabileCIVITAVECCHIA – Davvero singolare il fenomeno che si consuma da qualche tempo in via Trieste, soprattutto nelle ore pomeridiane, quando notoriamente il traffico cittadino si intensifica e trovare un parcheggio libero richiede tempo e fortuna; in particolare se non si vogliono spendere soldi per la sosta nelle strisce blu. Può accadere infatti di constatare la presenza di numerose macchine parcheggiate nell’antica strada, come noto Zona a traffico limitato senza aree adibite alla sosta ai suoi lati, tutte rigorosamente con esposto sul parabrezza il contrassegno riservato ali invalidi. Passeggiando per la via, nel tardo pomeriggio di ieri, la nostra Redazione è riuscita a contarne ben 12 (vedi foto). Viene quindi lecito chiedersi: ma veramente in via Trieste risiedono così tante persone disabili, tutte raccolte in un fazzoletto di metri? Peraltro, come noto, in assenza di spazi strettamente riservati, e adeguatamente contrassegnati da apposita via triestesegnaletica, anche una vettura con contrassegno per disabili non è autorizzata alla sosta permanente, a meno che non si tratti di una breve sosta per la salita o la discesa del passeggero disabile. Ma le vetture parcheggiate ieri erano tutte ferme in via Trieste da un pezzo, con nessuna persona a bordo, e senza che nessun disabile fosse visibile nei paraggi a giustificare magari una sosta temporanea, per un qualche motivo d’emergenza. Possibile che magari tra tutte quelle macchine ve ne fosse qualcuna di qualche furbetto che, utilizzando impropriamente il contrassegno per disabili, ha pensato bene di risolvere con questo artificio il problema del parcheggio in pieno centro? Possibile che magari qualche proprietario di quelle dodici macchine abbia senza alcuno scrupolo pensato di farsi scudo della condizione di invalidità di qualche disabile che solitamente accompagna per parcheggiare comodamente dove non consentito la sua vettura? Giriamo l’interrogativo alle Forze dell’Ordine e a quegli organi competenti che decidessero magari di vederci un po’ più chiaro.