Arsenico: ordinanza di non potabilità per bambini e gestanti in alcuni quartieri della città

acqua rubinettoCIVITAVECCHIA – Il no della Comunità europea all’ennesima proroga richiesta dall’Italia per i livelli di arsenico nell’acqua ha obbligato infine il Comune ad emanare una serie di limiti all’uso dell’acqua potabile per particolari categorie e un piano per il rifornimento da fonti alternative della popolazione residente nelle aree interessate. Palazzo del Pincio ha infatti diramato la nota informativa relativa alle contromisure alla presenza di arsenico nell’acqua ad uso potabile in alcuni quartieri della città. Pur non riscontrandosi concentrazioni tali da far scattare la non potabilità dell’acqua, precisa l’ufficio stampa del Comune, l’Amministrazione, di concerto con l’Asl, ha infatti diffuso una nota nella quale chiarisce i limiti all’utilizzo, ribadendo anche tutte le zone interessate.
Come ormai noto, il fenomeno riguarda le aree servite dal Consorzio Medio Tirreno e quindi Borgata Aurelia-Agricasa, Carcere Aurelia, zona Ente Maremma, Pantano, Sant’Agostino, La Scaglia, zona Enel, area portuale, Zona Industriale, Cimitero Vecchio, Punton de’ Rocchi, Santa Lucia, Cimitero Nuovo. Le concentrazioni di arsenico medie sono di 13/14 microgrammi per litro, valore di poco superiore al limite parametrico previsto per legge (10 microgrammi) e comunque inferiore alla soglia dei 20 microgrammi, oltre il quale scatta l’ordinanza di non potabilità. Pertanto, nei quartieri sopra elencati è possibile utilizzare l’acqua erogata per tutti gli usi potabili, domestici ed alimentari. Vige invece il divieto di utilizzo potabile ed alimentare per i bambini di età inferiore ai tre anni e per le gestanti: ciò vale sia per il consumo diretto che per la preparazione di alimenti (tè, minestrine, latte in polvere ecc.). Inoltre sono obbligate al rispetto dei limiti previsti dalla normativa le industrie alimentari che operano su quel territorio, ad eccezione di quelle di tipo artigianale, con distribuzione del prodotto in ambito locale.
Riguardo la possibilità di ridurre la concentrazione dell’arsenico nell’acqua potabile, gli enti sconsigliamo i trattamenti a livello domestico, data la complessità delle tecnologie e la necessità di controllarne l’efficienza con analisi adeguati. Il Comune, la Asl e gli enti gestori, d’altronde, hanno incrementato la frequenza dei controlli analitici sistematici per monitorare la qualità dell’acqua.
Inoltre, le zone interessate saranno rifornite con fonti di approvvigionamento alternative: innanzitutto, alle fontanelle pubbliche di via Galilei e via Terme di Traiano ci si potrà rifornire di acqua del tutto conforme alle normative, ivi comprese le recenti direttive europee. Inoltre serbatoi mobili che erogheranno acqua dalle stesse caratteristiche saranno ubicate in piazzale della Madonnina di Pantano, in via Brahms (zona Agricasa), a La Scaglia, in via Braccianese Claudia presso il Nuovo Cimitero e in via Sant’Agostino (adiacenze bar Mosconi). Infine il Comune provvederà alla distribuzione di acqua con caratteristiche conformi alla normativa vigente presso asili nido e scuole materne ubicate nei quartieri interessati.