Tarquinia. No Coke: “La battaglia contro il carbone riceva un colpo durissimo dal fuoco amico”

TARQUINIA – Dagli attivisti No Coke Tarquinia riceviamo e pubblichiamo:

“Mancano 4 anni allo spegnimento definitivo della centrale a carbone di Civitavecchia e la volontà del Comune di Tarquinia di far riattivare lo pseudo osservatorio ambientale finanziato da Enel preoccupa oltremodo.
È una bruttissima storia che vede coinvolta anche una donna di Tarquinia, Marzia Marzioli, che una volta si spacciava paladina della lotta contro il carbone e che oggi sostiene e partecipa all’Amministrazione Giulivi, che di fatto compie scelte politiche in linea con i desideri del colosso energetico.
I sindaci pro-Enel hanno sempre attivamente osteggiato il funzionamento dell’Osservatorio Ambientale Regionale previsto dal decreto governativo di approvazione della centrale a carbone di Civitavecchia e attivato invece la struttura che ha sede alle Saline di Tarquinia, cara ad Enel, spacciandola per osservatorio ambientale.
Per dare un’indicazione chiara dell’inutilità di tale struttura ricordiamo come il suo direttore (Marsili) nei report annuali denunciasse regolarmente la mancanza di elementi concreti per formulare valutazioni efficaci. Insomma una struttura che ha speso soldi senza risultati e ha indirettamente contrastato il buon funzionamento del vero Osservatorio Ambientale conquistato con il sangue delle battaglie no-coke.
Oggi anche Giulivi si allinea ai sindaci pro-Enel e questo è un fatto che i tarquiniesi giudicheranno. Ma quello che per noi è doloroso, è che ancora una volta la battaglia contro il carbone riceva un colpo durissimo dal “fuoco amico” di chi evidentemente si è sempre mosso con altri fini”.

Attivisti No-Coke Tarquinia