Tariffe cimiteriali, il Comitato per la legalità chiede chiarezza

LADISPOLI – Nella seduta dell’8 luglio scorso, il Comitato della legalità ha preso in esame la questione relativa alle tariffe cimiteriali nel Comune di Ladispoli che rappresenta un tema sentito da larga parte dei cittadini. Il Comitato fa presente di voler proseguire nella propria azione “nonostante il silenzio di tutti i rappresentanti politici dell’Amministrazione che ritengono di non doversi occupare del problema”.
In particolare il Comitato pone l’attenzione sulle seguenti questioni: “Dal 2005 le tariffe cimiteriali sono state adeguate autonomamente dal Concessionario, senza alcun atto dell’Amministrazione; il Concessionario ha regolarmente trasmesso al Comune le proposte di adeguamento che sono ancora ‘in attesa di riscontro’. Sul tema il Comune non ha mai risposto e non si comprende quindi sulla base di quali accordi, il Concessionario abbia deciso di applicare comunque gli aumenti, senza formalizzazione alcuna dell’Autorità competente; il Comune afferma che per l’adeguamento delle tariffe non occorre un proprio atto formale, potendolo fare direttamente anche il Concessionario. Tuttavia, nel 2014 la Giunta comunale decide con delibera a firma del Sindaco, degli assessori Lauria, Pierini e Di Girolamo, a seguito di un esposto da parte di una cittadina, di definire le tariffe cimiteriali ‘adeguate’ con effetto retroattivo”.
“Da quanto risulta – proseguono dal Comitato per la legalità – le tariffe cimiteriali possono essere fissate solo con deliberazioni dell’Amministrazione comunale, cui spetta il compito di contemperare l’interesse del Concessionario con l’interesse pubblico (Corte dei Conti) così come fanno tutti i comuni italiani. Pertanto, le tariffe non possono essere definite con provvedimento “a sanatoria” ad effetto retroattivo e in una fase esterna alla sessione di bilancio”. Per tali ragioni, il Comitato ha deciso di scrivere al Prefetto di Roma affinchè richieda al Comune di Ladispoli la formalizzazione delle tariffe, così come richiesto dalla legge vigente, “trattandosi di un obbligo di legge che viene assolto, persino dai Comuni meno virtuosi. A titolo di esempio, si riporta il link relativo alla deliberazione adottata da un Comune sciolto per mafia, Casal di Principe che a differenza di Ladispoli la rispetta, anche solo per confermare gli stessi valori in vigore nell’anno precedente. http://www.comunecasaldiprincipe.it/albo_pretorio/COMMISSARIO/commissione_straordinaria/2014/N_39_2014.pdf )”. Ha deciso inoltre di richiedere all’Amministrazione comunale di Ladispoli di pubblicare sul sito istituzionale le tariffe cimiteriali vigenti, “allo scopo di fornire le opportune informazioni a tutti i cittadini e dare certezza sui costi dei servizi cimiteriali e sulla loro adeguatezza effettiva, come accade, persino nei comuni meno virtuosi. Si allega, a titolo di esempio il link al sito di un altro comune (Corleone) che, nonostante le ‘note criticità’, manifesta maggiore attenzione rispetto al Comune di Ladispoli e non intende sottrarsi a quell’obbligo ( http://www.mapweb.it/corleone/albo/albo_dettagli.php?id=8328 ).