“Servizio scuolabus: il fallimento organizzativo dell’Amministrazione Pascucci”

CERVETERI – “Sono iniziate le scuole e stiamo assistendo al maggior fallimento organizzativo dell’Amministrazione Pascucci: il servizio scuolabus”.
Così il Partito Democratico lancia il nuovo affondo all’indirizzo della Giunta comunale, prendendo spunto dall’avvio del nuovo anno scolastico.
“Quello che sta succedendo a Cerveteri ha dell’incredibile, quasi surreale – affermano dal circolo Pd – Al grido di ‘risparmiare’ si è arrivati a lasciare le famiglie completamente spaesate ed infuriate perché il servizio di trasporto scolastico è partito ma nella confusione più totale e lasciato alla buona volontà dei lavoratori e dei genitori. Eppure è da più di un anno che la Giunta Pascucci ha deciso di cambiare tutto, sciogliendo la Trasporti Caerite e decidendo di gestire il nuovo servizio in modo più efficiente ed economico. Ed eccoci qui a metà settembre del 2015 ad assistere all’assedio dell’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, con dipendenti presi d’assalto ed in balia di genitori infuriati mentre l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Cennerilli, appena tornata dalle ferie, non è in grado di fornire risposte ai cittadini. Peraltro, in questi giorni, abbiamo assistito ad annunci di ogni tipo, pubblicazione degli elenchi che da venerdì sono slittati a sabato fino ad arrivare a quelli imbarazzanti apparsi sabato sera con centinaia di bambini non ammessi al servizio, provocando rabbia e panico tra i genitori. Elenchi poi depubblicati, modificati e riapparsi il giorno seguente ma poi spariti anche questi”.
“Il disagio – proseguono i democrat – riguarda tutta l’organizzazione, dagli orari agli elenchi degli alunni che possono usufruire del servizio non ancora consegnati alle scuole. C’è incertezza sia per chi usa lo scuolabus che per gli altri! Quali altre sorprese dobbiamo aspettarci? Visto quanto avvenuto finora non possiamo considerare soddisfacente il lavoro prodotto finora dall’Assessore Cennerilli che ha sicuramente responsabilità in questa problematica. Abbia quindi la dignità di prendersi le proprie responsabilità e, se non è in grado di fare il proprio lavoro, lo dica chiaramente e tolga il disturbo!”.