Sala: “Cupinoro non è non sarà mai la nuova Malagrotta”

BRACCIANO – “Cupinoro non è non sarà mai la nuova Malagrotta”. Lo ha dichiarato ieri pomeriggio nel corso di una articolata conferenza stampa il Sindaco di Bracciano Giuliano Sala che ha voluto fare chiarezza sul conferimento di 20.000 tonnellate di rifiuti di Roma autorizzate dal Commissario Sottile.
“La società Bracciano Ambiente SpA – ha esordito Sala – con una decisione del c.d.a.del 30 luglio u.s., a seguito del recupero volumetrico di 50.000 mc su lotto transitorio e lotto di completamento, ha messo a bando pubblico la vendita di uno spazio di conferimento per rifiuti nell’invaso di Cupinoro a terzi operatori economici per una volumetria disponibile di 20.000 tonnellate, ritenuta in eccedenza per le esigenze di conferimento dei 25 comuni del bacino. A tale proposito è stato emesso un primo avviso pubblico in data 6/8/2013 con scadenza di presentazione delle offerte al 30/8/2013. L’avviso è andato deserto e successivamente in data 9/9/2013 con scadenza 4/10/2013 è stato pubblicato un secondo avviso di asta pubblica per il conferimento dal 14/10/2013 al 31/12/2013. Il decreto di requisizione dello spazio per le 20mila tonnellate a bando è intervenuto prima della scadenza della presentazione delle offerte e precisamente in data 30/09/2013, assunto al protocollo n. 28370, ed ha comportato la conseguente revoca dell’avviso”.
“Ci tengo a precisare – ha proseguito – che l’avviso pubblico per la vendita degli spazi prevede che possano essere ammessi nella discarica di Cupinoro esclusivamente rifiuti trattati di rifiuto non pericoloso come riportato nella tabella descrittiva dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata in data 28/5/2007 alla Bracciano Ambiente S.p.A. . Dal momento che in questi giorni, a seguito del decreto del Commissario, si sono susseguite dichiarazioni di stampa e prese di posizione da parte di vari rappresentanti delle istituzioni compresi alcuni sindaci dei comuni conferenti a Cupinoro, va sottolineato che in data 6/8/2013 una circolare del Ministero dell’Ambiente, ha stabilito quale sia l’ammissibilità in discarica dei rifiuti, escludendo qualsiasi possibilità di conferire rifiuti urbani non sottoposti a trattamento di tritovagliatura e stabilizzazione. Detta circolare ha superato la precedente del 30/6/2009 del Ministero dell’Ambiente che, nonostante le pressioni europee sulla necessità di adeguarsi alle direttive, ancora permetteva l’ammissibilità in discarica di rifiuti solo tritovagliati. A seguito della circolare del 6/8/2013 del Ministero dell’Ambiente, la Bracciano Ambiente S.p.A., nella persona del suo presidente e a seguito di decisione del c.d.a., ha comunicato a tutti i Comuni del bacino, alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma e al Prefetto di Roma che dal 31/10/2013 l’impianto di smaltimento di Cupinoro potrà consentire l’accesso all’impianto solo ai rifiuti già trattati e stabilizzati come disposto dalla citata circolare. In considerazione delle difficoltà che l’applicazione immediata della circolare ministeriale comporterà alle amministrazioni locali, si è lasciato uno spazio temporale, ritenuto sufficiente, per evitare il crearsi di emergenze rifiuti nei comuni del bacino. Viceversa i rifiuti oggetto del decreto commissariale saranno esclusivamente quelli previsti dalla norma attuale e compresi nell’autorizzazione integrata ambientale del maggio 2007, riconoscibili all’atto dell’ingresso in discarica da un documento di caratterizzazione emesso da laboratorio chimico accreditato che ne evidenzia il codice CER 19.12.12, senza il quale i camion verrebbero respinti all’entrata”.
Sala ha dunque voluto tranquillizzare l’opinione pubblica, evidenziando come “la vera pericolosità del rifiuto urbano, oggi come sempre, è rappresentata dal rifiuto indifferenziato che viene scaricato a Cupinoro, senza alcun trattamento, dai comuni conferenti, rifiuto che produce una grande quantità di percolato poiché non separa la parte umida da quella secca contenuta nel rifiuto”.
“Si sottolinea ancora, pertanto – ha aggiunto – che i rifiuti in arrivo dagli impianti di trattamento, previsti dal decreto commissariale, hanno un impatto ambientale fortemente ridotto in confronto a quelli conferiti dai Comuni del bacino. Una volta chiarito l’evolversi degli eventi che hanno portato alla situazione attuale credo che sia doveroso interpretare le preoccupazione legittime della cittadinanza anche alla luce di tantissime affermazioni, valutazioni e non precise comunicazioni fatte da rappresentanti della politica, delle associazioni e dagli organi di stampa. Ho ascoltato con attenzione l’intervista al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e quanto da lui affermato è esattamente corrispondente alla realtà e cioè il Commissario Sottile ha acquisito gli spazi disponibili messi a bando dalla Bracciano Ambiente, rispettando rigorosamente quanto ivi previsto, sia riguardo la volumetria utilizzabile sia per le procedure temporali, economiche e, soprattutto, le tipologie di rifiuto conferibile che sarà oggetto di trattamento meccanico biologico, caratterizzato dal codice CER 19.12.12. Ma soprattutto si vogliono stigmatizzare le affermazioni di stampa e forze politiche che hanno strumentalizzato le notizie, forse perché non è stato effettuato alcun tipo di approfondimento, affermando per questo, talvolta semplificando troppo, quello che non è e che mai sarà cioè che Cupinoro sarà la prossima Malagrotta. Il Comune di Roma – ha concluso – e chi lo rappresenta dovrà attivarsi per trovare soluzione al proprio problema di raccolta e smaltimento dei rifiuti senza farne carico ad altri territori”.