S. Marinella. “Medio Tirreno e Tares, che botta!”

SANTA MARINELLA – In un articolo uscito il 10 settembre u. s., il delegato al Bilancio e alle Finanze, Emanuele Minghella, ci ha dato due notizie interessanti.
La prima è che il Comune di S. Marinella, a gennaio 2013, ha formalizzato l’uscita dal Consorzio Medio Tirreno e che i debiti pregressi, fino al 2010, sono stati saldati, per quanto riguarda quelli relativi agli anni 2011/2012, invece, si aprirà un tavolo tra i legali del Comune e quelli della Medio Tirreno, al fine di trovare una soluzione definitiva.
Queste dichiarazioni smentiscono, di fatto, il comportamento della precedente Giunta che, attraverso un’alchimia contabile, aveva dichiarato, in campagna elettorale, che tutto era a posto e che il debito di circa 700 mila € era stato ripianato.
La seconda notizia è che dal 1° gennaio 2013, con l’introduzione della TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi indivisibili quali polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del verde e delle strade), che andrà a sostituire sia la vecchia TARSU sia la TIA, l’aumento previsto sarà del 25% rispetto alle vecchie bollette.
Di fatto, prendendo a piene mani tutto quello che consente l’introduzione della TARES, i nostri Amministratori scaricano sui cittadini il costo totale della raccolta dei rifiuti e dei servizi indivisibili (questi ultimi coperti anche dall’IRPEF e dall’IMU nel passato).
Il Delegato al Bilancio e alle Finanze, per ammorbidire il colpo inferto ai contribuenti, ha anche aggiunto che per i pensionati, le persone che vivono sole e le famiglie indigenti, l’aumento della tassa sui rifiuti sarà modesto, senza però spiegare i criteri di tale contenimento.
Considerando che il calcolo della TARES sarà commisurato sull’80% della superficie catastale dell’abitazione e che il Comune, nell’immediato, non è in grado di avere tale dato, la domanda sorge spontanea: come si è arrivati a quantificare il 25% in più?
O è un bluff o è un aumento per niente collegato all’introduzione della TARES.
Inoltre vorremmo chiedere al Delegato Minghella, poiché i Comuni hanno la possibilità, per la parte dedicata ai “servizi indivisibili”, di far pagare dai 30 ai 40 centesimi al metro quadrato dell’immobile, quale sarà la cifra adottata dal Comune per procedere al calcolo?
Questa distinzione è importantissima perché consentirà di sapere quanto a ognuno, costa lo smaltimento dei rifiuti e quanto gli altri “servizi indivisibili”.
In una città come S. Marinella, dove la raccolta differenziata volge al terzo anno di applicazione, non è scandaloso che invece di abbattere la tassa sui rifiuti si arrivi ad un aumento del 25%?
Quest’aggravio punisce tutti quei cittadini, che in maniera diligente, hanno collaborato alla raccolta differenziata ipotizzando un abbassamento della tassa stessa.
Il PD di S. Marinella-S. Severa è contrario all’aumento previsto, non perché non sia consapevole che ciò deriva, in parte, dall’introduzione della TARES, ma perché si sta parlando di tasse che il cittadino dovrebbe pagare a fronte di servizi che, in questo Comune, non riceve.
Infatti, la raccolta dei rifiuti è scadente e la pulizia delle strade è inesistente, le sedi degli uffici comunali di riferimento sono fatiscenti, le vie piene di buche, ecc.
E dunque, essendo il Comune, il soggetto attivo del tributo, dovrà essere il Consiglio Comunale a deliberare l’introduzione della TARES e in tale contesto, il PD sarà in prima linea per rintuzzare questo attacco alle tasche dei cittadini, magari ipotizzando l’eliminazione dell’IRPEF o un suo abbassamento, una rimodulazione dell’IMU, ma soprattutto esigendo che i servizi che tutti paghiamo siano efficienti.

Il Circolo PD di S. Marinella – S. Severa