Ladispoli. Unione Popolare: “Nuova gestione dell’acqua, rischio aumento bollette e inquinamento ambientale”

LADISPOLI – Da Unione Popolare Cerveteri e Ladispoli riceviamo e pubblichiamo:

Dare per scontato che la gestione della Flavia Acque potesse sfociare in una storia virtuosa solo perché si trattava di una società controllata dal Comune di Ladispoli sarebbe stato un errore, poiché oltre l’Aurelia – la vicenda legata alla quasi analoga Soc. Multireti – a Cerveteri ha comportato un fallimento politico ed economico che va scritto sul curriculum dell’allora centrodestra caerite.
In questo senso la città di Ladispoli deve ringraziare tutto il corpo societario della Flavia Acqua che si è avvicendato negli anni, composto da impiegati e dirigenti che hanno dimostrato una civiltà del lavoro per un’esperienza imprenditoriale senza scopo di lucro che si è rivelata merce rara per questo territorio e non solo.
Questa dimostrazione avrebbe dovuto rappresentare un esempio per una auspicata rinascita sulla quale basare la creazione di valore nazionale.
Unione Popolare di Ladispoli e Cerveteri si associa a questo ringraziamento cittadino che deve essere corale, perché “l’utopia” della gestione pubblica dell’acqua a Ladispoli si è fatta storia concreta quotidiana ed è stata fermata solo da un quadro legislativo che – se in alcuni ambiti territoriali aveva una ratio anche condivisibile – ha penalizzato il virtuosismo legato alla gestione della Soc.Flavia Acque.
Ora la storia ha cambiato il suo corso e la gestione idrica – sia di adduzione che di scarico, (in casa e nelle fognature) – è passata in mano all’Acea.
In attesa di un cambio di passo radicale che spazzi via tutta la classe politica riformista – sia di centrodestra che di centrosinistra – che ha tradito gli esiti del referendum popolare del 2011, Unione Popolare propone di abbandonare il lamento delle forze politiche locali riformiste che, abbaiando alla luna – si stracciano le vesti davanti ai danni da loro stessi causati.
È di fronte a noi la necessità di una reazione civile che non sia nuovamente mortificata da slogan di propaganda in una battaglia di retroguardia.
Occorre che la città sia cosciente del fatto che il cambio di gestione oltre che rappresentare un rischio per l’aumento delle bollette, porta con sé problematiche anche più serie che riguardano la corretta domiciliazione delle cartelle e la verifica periodica sui possibili guasti della rete non più curata dai tecnici locali.
Se nessuno controlla e dovessero rompersi tubature vecchie e ormai inadatte ad una città triplicata per numero di abitanti, a chi credete che arriveranno bollette astronomiche?
Occorre anche spingere affinché i Comuni di Ladispoli e di Cerveteri si predispongano insieme a chiedere, se non pretendere addirittura, un aumento di investimenti sulla rete delle acque reflue e dei depuratori con un’ottimizzazione che abbia lo scopo di salvaguardare e valorizzare la salubrità delle nostre spiagge e del nostro mare.
Non si approfitti del cambio di gestione per inquinare il nostro mare.
Ora che il gestore è unico, si può fare. In vista delle Elezioni Regionali nel Lazio, invitiamo dunque ogni elettore, a riflettere bene sulle forze politiche che andranno ad eleggere.
Una parte è attualmente al governo della Regione Lazio. L’altra è appena stata eletta in Parlamento.
Entrambe hanno sulla coscienza il tradimento del voto popolare del Referendum sull’Acqua Pubblica del 2011 e la svendita di un bene pubblico così fondamentale.
A rimetterci ancora una volta saranno le nostre tasche, l’ambiente con il futuro del nostro territorio e, non per ultima, la nostra dignità di cittadini.
Unione Popolare c’è e ci sarà per opporsi e costruire un’alternativa. Non abbiamo altra scelta.

UNIONE POPOLARE CERVETERI E LADISPOLI