Cerveteri. “Ostilia, Pascucci e milioni di euro di interessi””

giuseppe onoratoCERVETERI – Finalmente il Sindaco Pascucci ha fatto un’analisi generale sull’attuazione del proprio programma, toccando anche problemi pluridecennali che affliggono la nostra città. In particolar modo, mi ha incuriosito la questione Ostilia, argomento trattato dal sottoscritto fin dal 2006, portando avanti una sola linea di risoluzione a favore della legalità. Nello scritto del Sindaco, comparso sui quotidiani del 10 ottobre, si legge “abbiamo incontrato il proprietario dell’Ostilia Domenico Bonifaci, assicurando che è nostra intenzione arrivare ad un accordo che chiuda definitivamente questa pluridecennale vicenda”. Mi chiedo cosa intende per accordo? Per esempio, il Sindaco, pensa ad un accordo come quello che l’ex Sindaco Brazzini (zio di Pascucci) che presentò al consiglio comunale un accordo che prevedeva la costruzione di 300.000 Mc in cambio di poco o nulla per la città? Oppure un nuovo accordo? Inoltre, in che modo pensa il Sindaco Pascucci, di realizzare questo accordo, con un nuovo piano regolatore? Con una variante del vecchio piano regolatore? Qual è lo strumento urbanistico che userà per questo accordo? Queste sono solo delle domande, a cui spero il Sindaco, dia una risposta, ma nel frattempo vorrei ricordare una serie di dati che il Sindaco sicuramente avrà preso in considerazione, come: la delibera della Regione Lazio n. 3505 del 7 giugno 1980 che impone il congelamento dell’attuale consistenza edilizia e il reperimento di almeno 24 mq per abitante da destinare a verde pubblico, parcheggi e ad attività collettive e della successiva delibera regionale n. 5852 del 6 novembre 1980 che indica come puramente indicativo il dato fornito dal comune (MC 677000) della consistenza per tale lottizzazione non implica il riconoscimento della possibilità da parte della società lottizzatrice di raggiungere tale consistenza edilizia. Per avere ben chiara la situazione bisogna tener conto anche della relazione tecnica promossa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia (procedimento n. 210/78) nella quale si attesta che per nessuno dei progetti aventi per oggetto la lottizzazione Ostilia è mai intervenuta la prescritta approvazione da parte degli organi competenti del Ministero dei Lavori Pubblici e dell’Assessorato all’Urbanistica della Regione Lazio, in poche parole le costruzioni a Campo di Mare sono tutte abusive. Inoltre, l’Ostilia nel 1971 riceve dal Comune le licenze a costruire; nel 1972, agosto, il Comune sospende i lavori sulla scorta dell’Assessorato regionale che segnalava la non conformità dei titoli edili e nel settembre 1972 revoca tutte le licenze edilizie.

Inoltre l’Ostilia dopo aver ricevuto la revoca delle licenze edilizie, ha continuato a costruire, con un indice di cubatura 14 volte più alto di quello consentito; l’Ostilia fece anche ricorso al Tar, ma venne rifiutato confermando la revoca delle licenze edilizie da parte del Comune. Oltre a questo, l’area di edificazione dell’Ostilia non è mai rientrato nel piano regolatore del 1980 approvato dalla Regione Lazio, ma la tessa Regione Lazio specifica che: “in rapporto alla consistenza edilizia attuale accertata dal Comune per la lottizzazione di Campo di mare in mc. 677.000, si impone il congelamento della consistenza stessa…” ancora “..reperimento di 24mq./ab. da destinare a verde pubblico, una stipula di una convenzione dove la Regione Lazio impone alla società Ostilia la costruzione di tutte le opere di urbanizzazione primaria (rete stradale, rete idrica, reti fognarie chiare e scure impianto di depurazione, verde attrezzato e spazi per parcheggi di uso pubblico) inoltre la realizzazione di una scuola media di 8 aule, n più alla cessione di aree nella misura di: mq.19.000 servizi per l’istruzione, mq.9.000 servizi pubblici in generale, mq.63.000 verde pubblico, 10.500 parcheggi, per un totale di mq. 101.500 oltre 150.000 mq di rete stradale con marciapiedi”.
Tutto questo sostiene che nel 1971, data del rilascio delle licenze, mancava uno strumento urbanistico generale e l’area interessata era agricola e permetteva una edificazione di mc. 0.10 invece l’Ostilia ha costruito con un indice di mc.1,40. Pertanto le edificazioni realizzate in Comune di Cerveteri, località Campo di Mare, dalla società Ostilia risultano prive dei necessari titoli edilizi in quanto gli stessi, dapprima emanati illegittimamente, sono poi stati annullati. Per finire, il Sindaco deve prendere in considerazione la Corte dei Conti che esplicitamente dichiara “detti amministratori avrebbero dovuto procedere all’incameramento degli eventuali beni immobili in difformità del titolo, o, in ogni caso, procedere all’irrogazione della sanzione pari al valore venale di quei beni immobili realizzati in esecuzione del titolo poi annullato” e ancora “quindi gli amministratori comunali sono imputabili comportamenti e omissioni evidentemente pregiudizievoli degli interessi finanziari e patrimoniali dell’Ente”. Perciò, visto la trasparenza, l’onestà e la legalità che contraddistingue il nostro Sindaco Pascucci, attendiamo fiduciosi le sue risposte, ma sopratutto che siano coerenti con percorso fin’ora trascorso.

Giuseppe Onorato – Forza nuova coordinatore centro Italia