Il Viaggio della Memoria: 40 alunni di Cerveteri sui luoghi delle stragi nazifasciste

CERVETERI – “La formazione è anche approfondimento ed esperienza diretta. In occasione dell’Anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista, che si celebra il 25 aprile, accompagneremo quaranta alunni di terza media visitare i luoghi della memoria”. Giuseppe Zito, Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Cerveteri, annuncia il Viaggio della Memoria che, insieme al Sindaco Alessio Pascucci, porterà i ragazzi e le ragazze delle scuole di Cerveteri nei luoghi simbolo della Resistenza, là dove si sono perpetrati gli orrori di una guerra crudele, i suoi eccidi e il sacrificio versato dalla Popolazione Italiana per riconquistare la propria libertà.
“È necessario che i nostri ragazzi sappiano, che non dimentichino, che possano essere le nuove generazioni a mantenere vivo il valore della libertà e ricordare chi ha donato la propria vita per difendere la dignità di tutti. L’Amministrazione Comunale ha invitato le scuole a lavorare su questi temi al fine di preparare i ragazzi a questo Viaggio della Memoria. Abbiamo portato avanti un percorso di preparazione nelle scuole secondarie di primo grado, al termine del quale sono stati selezionati dieci studenti ogni Istituto di Cerveteri”.
“Credo che leggere la storia sui libri – ha proseguito Giuseppe Zito – non renda mai veramente l’idea di ciò che è veramente stato. Martedì e mercoledì andremo a respirare l’odore dei luoghi, poseremo i piedi in terra e ne carpiremo le testimonianze. Per questo motivo intendo accompagnare personalmente i ragazzi, insieme al Sindaco Pascucci. Vogliamo ammirare i loro sguardi quando incontreranno i sopravvissuti della Resistenza e ascolteranno le loro storie”.
“Il 23 Aprile la delegazione delle scuole di Cerveteri partirà per Gattatico, cittadina emiliana dove abitava la famiglia Cervi, in una casa che oggi è trasformata in museo. Quella dei Cervi era una famiglia di agricoltori all’avanguardia, da autodidatti portarono nella bassa reggiana strumenti e metodi innovativi nella coltivazione e nell’allevamento, che scelsero con “il cervello e la volontà”, di trasferire il loro impegno per la giustizia dal lavoro alla politica, dalla stalla alla piazza. Una scelta che i sette fratelli Cervi pagheranno con la fucilazione il 28 Dicembre del 1943”.
“Il 24 Aprile viaggeremo dall’Emilia alla Toscana, precisamente a Sant’Anna di Stazzema, dove nell’agosto del 1944, in poco più di tre ore, vennero massacrati 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. I nazisti li rastrellarono, li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra e bombe a mano. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni. Sebbene fosse viva era gravemente ferita. A trovare la piccola fu una sorella che, miracolosamente superstite, la rinvenne tra le braccia della madre ormai morta. Morì pochi giorni dopo nell’ospedale di Valdicastello. Infine fu il fuoco a distruggere e cancellare tutto. Non si trattò di rappresaglia. Come è emerso dalle indagini della Procura Militare di La Spezia si trattò di un atto terroristico, di una azione premeditata e curata in ogni minimo dettaglio. L’obiettivo era quello di distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra le popolazioni civili e le formazioni partigiane presenti nella zona”.
“L’impegno e l’esperienza di quest’anno – ha concluso l’Assessore Giuseppe Zito – vuole divenire un’iniziativa da ripetere durante la vita scolastica dei nostri ragazzi. Il prossimo anno porteremo i nostri alunni a far conoscere l’eccidio di Monte Sole, che Salvatore Quasimodo così descrisse:’Questa è memoria di sangue, di fuoco, di martirio, del più vile sterminio di popolo, voluto dai nazisti di von-Kesselring, e dai loro soldati di ventura, dell’ultima servitù di Salò, per ritorcere azioni di guerra partigiana’”.