S. Marinella sogna un centro storico e un polo museale e culturale

polo musealeSANTA MARINELLA – Un gruppo apolitico di intellettuali santamarinellesi del calibro dell’ex ambasciatore Guido Nicosia e della professoressa, preside, poetessa e studiosa Nadia De Angelis, si è unito in un comitato per realizzare un sogno. Il sogno di avere un polo culturale e museale nella Perla, un polo da cui partire per una ristrutturazione reale e simbolica della mentalità delle persone e del centro cittadino. Creare uno spazio di ritrovo, un vero e proprio centro storico cittadino, una piazza, un luogo in cui le associazioni possono riunirsi, un museo in cui ritrovare e conservare la memoria e l’identità storica di Santa Marinella. Il tutto a costo zero per i contribuenti e per le piangenti casse comunali. L’intero progetto sarebbe realizzato grazie ai finanziamenti europei. Attualmente il progetto è stato presentato al sindaco Roberto Bacheca e alla cittadinanza. Nell’attesa di ricevere una risposta istituzionale il comitato promotore, composto da 20 persone, ha chiesto massima collaborazione e disponibilità ai cittadini che vogliano partecipare alla realizzazione di questo sogno, chi solo firmando i fogli di raccolta delle 2000 firme da portare al Consiglio Comunale, chi fornendo le proprie professionalità a servizio della causa, chi semplicemente il proprio tempo. Il progetto prevede la ristrutturazione e la riqualifica dell’ex anagrafe di via della Libertà, la creazione di un museo con tecnologia all’avanguardia e una serie di sale e uffici da destinare agli incontri delle associazioni culturali. Pensando più in grande si prevede poi la riqualifica dell’intera zona di Caccia-Riserva, dall’architettura unica in Italia. Si è parlato anche della riqualifica del parcheggione (ex fungo), in cui si prevedono due piani di parcheggio e una superficie grandissima in cui creare spazi di ritrovo dedicati ai giovani. Piazza Gentilucci diventerebbe la piazza centrale della cittadina, la zona si trasformerebbe in area pedonale fino al Porticciolo e al Castello Odescalchi, che si auspicherebbe finalmente aperto al pubblico. “Santa Marinella è una terra di approdo – interviene poeticamente Nadia De Angelis – e approdare significa essere arrivato, esserci, provare di nuovo ad inventare la vita. Santa Marinella è una terra di approdi di intellettuali e di lavoratori e tutti insieme dobbiamo tagliare la coda ai palazzinari che hanno distrutto la città e l’Italia, strappare la città all’ovvietà, all’avidità, alla cultura del denaro e sostituire la natura del bene pubblico”.
Per maggiori informazioni e per avanzare la propria disponibilità contattare il Comitato per la realizzazione del Centro Culturale e Museale di Santa Marinella in Via Aurelia 301/b (presso Studio Baffari), tel. 0766/534786, e-mail: museo.santamarinella@gmail.com

Francesca Ivol