CERVETERI – Da Unione Popolare Ladispoli Cerveteri riceviamo e pubblichiamo:
“Questa mattina è stata letta, anche ai bimbi della scuola primaria, una lettera del Ministro Valditara agli studenti per il Giorno della Libertà con oggetto: “Il crollo del Muro ci restituì un’Europa libera e democratica, non dimentichiamo”
Il muro crollato a cui si riferisce il ministro, non è uno dei tanti delle scuole fatiscenti italiane, uno di quelli delle classi pollaio, delle risorse economiche ridotte all’osso, della precarietà di troppi docenti o “della scuola dell’inclusione”degli alunni con bisogni educativi speciali che resta quella delle belle parole ma solo sulla carta.
Il muro è quello di Berlino, della stessa città in cui, sempre tra il 9 e il 10 novembre, avvenne un altro evento degno di nota: la notte dei cristalli (cioè i cristalli delle vetrine dei negozi degli ebrei rotte ad opera dei nazisti).
Il primo atto del ministro, dunque, non parla dei problemi concreti della scuola, ma di propaganda e prende spunto proprio dal muro di Berlino.
Il testo della lettera appare subito “di parte”, perché tutto dedicato alla condanna del comunismo e non spende neanche una parola per l’altra ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite (e che si celebra sempre il 9 novembre): la giornata contro il fascismo e l’antisemitismo.
Oltre che parziale, però, la lettera demonizza l’aspirazione all’uguaglianza tra cittadin? e definisce – attraverso una lunga serie di affermazioni errate e suggestivi accostamenti – ogni tentativo di rilancio dei diritti sociali e delle politiche redistributive come “aggressive nostalgie”.
Ma andiamo con ordine.
Con una citazione di Blaise Pascal, il ministro sembra giustificare la disuguaglianza tra le persone come un fatto naturale, cioè radicato nella natura umana stessa.
A questo punto, il ministro, con un salto logico senza senso, contrappone la libertà e la giustizia ai diritti sociali, come a dire: se vuoi questi, ti giochi quelle!
E, infatti, dichiara ogni teoria volta ad affermare l’uguaglianza come un tentativo necessariamente fallimentare, perché “Un ordine politico e sociale imperfetto, pieno com’è di contraddizioni (…) tuttavia, l’unico ordine politico e sociale che possa dare ragionevoli garanzie che umanità, giustizia, libertà, verità”.
Omette volutamente, il ministro, di dire che di uguaglianza parlava anche l’Illuminismo e che la nostra Costituzione (ancora) sancisce: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Dimentica, infine, che aspirare all’uguaglianza, per i bambini, non è solo legittimo, ma anche educativo!
Per completare il suo strampalato ragionamento, il Ministro cita come unico esempio di comunismo nel mondo la Cina, dimostrando di non ricordare (o forse non aver mai letto) nemmeno i rapporti di Credit Suisse che attestano come: “il coefficiente Gini [cioè quello che misura le disuguaglianze di reddito] è passato da 59,9 nel 2000 a 70,4 nel 2020, rendendo la Cina una delle economie più disuguali del mondo”.
La Cina è infatti universalmente riconosciuta come un capitalismo di Stato, non certo un Paese di uguaglianza tra i cittadini! Ma il ministro questo lo tace volutamente.
Unione Popolare Alto Lazio condanna l’uso della scuola a fini propagandistici e manifesta solidarietà a tutto il corpo docente a cui è stato richiesto di diffondere, anche tra i bambini della primaria, un testo impreciso, sbagliato, diseducativo, chiaramente strumentale e che continuano a svolgere il loro lavoro nonostante tutti i problemi concreti in cui versa la scuola italiana.
Unione Popolare, infine, invita tutta la comunità scolastica ad avere il coraggio, nonostante tutto, di immaginare, sognare e lottare per un futuro di libertà e uguaglianza!
UNIONE POPOLARE LADISPOLI E CERVETERI