“Anche in crisi una impresa può creare lavoro: incontriamoci”

CIVITAVECCHIA – L’idea di associazione di rappresentanza di interessi imprenditoriali, presente inconfcommercio, è quella di essere un allargamento e un potenziamento dello spazio della libertà personale a disposizione del bene comune.
Bisogna fare in modo che le rappresentanze delle imprese di questa città, possano e sentano di dire la propria opinione alla politica.
Tanto più che il settore che Confcommercio rappresenta conta in modo determinante sull’economia e sulla vita quotidiana di Civitavecchia.
Il terziario di mercato conta oggi quasi l’80% della occupazione e delle imprese.
Non possiamo sottrarci pertanto alla riflessione, non possiamo venire meno alla nostre responsabilità; le imprese del commercio del turismo e dei servizi fanno parte di questa città.
Chi fa il lavoro del commerciante sa bene che la quotidianità è alla fine “gestione dei problemi”, è affrontare le emergenze, come si dice, riempire le buche.
Invito tutte le rappresentanze di impresa a Civitavecchia a sederci ad uno stesso tavolo e presentare all’amministrazione una serie di proposte concrete; di immediata realizzazione, alcune, di lungo periodo altre; alcune impegnative economicamente altre a costo zero.
Proposte comuni come quella della fiscalità di impresa, la riduzione del carico fiscale, direttamente o in cambio di servizi forti rispetto a quanto (tanto) viene prelevato. Un esempio per quanto ci riguarda direttamente: se pago la tassa di soggiorno la devo poter vedere utilizzata come tassa di scopo a favore del turismo.
Una serie di proposte fatte dalle imprese, pensate per le imprese riguardanti la città come contesto imprenscindibile nel quale le imprese operano; il rapporto tra commercio e cultura, che debbono essere capaci di guardare dalla stessa parte; una geografia urbana fatta di accessibilità e grandi progetti.
Convinti che come diciamo da anni commercio turismo e servizi, quando funzionano e prosperano fanno bene alla città sono funzionali al bene comune.
E siamo convinti che la stessa cosa valga per le imprese dell’artigianato, dell’agricoltura, dell’industria, del trasporto.
Incontriamoci, presentiamo un progetto unitario, nella consapevolezza che le imprese, qualsiasi impresa, nonostante una crisi sfibrante, può creare occupazione e sviluppo.
Chiediamo al comune un ”tavolo per lo sviluppo”, che permetta un dialogo costante e a chi governa la città e pertanto permetta di non perdere il contatto con la realtà, grazie ai corpi intermedi, molto spesso ignorati. Convinti che pubblico e privato, possono distinguere meglio i provvedimenti da assumere, e a volte basta poco per far meglio, e vincere le tante sfide che ci aspettano.

Tullio Nunzi